L'addio del numero 10

Totti, capitano per sempre

Con l'ultima partita di domenica la Roma saluterà il suo grande numero 10, che nei cuori dei tifosi sarà sempre il numero Uno. Perché è come la Nutella...

di Paolo Liguori
26 Mag 2017 - 19:37

Totti per la Roma è come la Nutella per la Ferrero. Per i tifosi giallorossi è un parente, un fratello, uno zio che, in campo, porta l'orgoglio di essere romanisti. E' la passione, per chi ce l'ha, di giocare a pallone senza fermarsi mai, stagione dopo stagione. Per i bambini di Roma è un super eroe, chiedete negli ospedali dove è andato per anni a consolare quelli malati, a fare selfie, a firmare autografi, a dire una parola di conforto, a regalare maglie.

Facsimile di maglie numero 10, perché sono convinto che Il Capitano, Checco per gli amici, la maglia non la usi più da tempo. Quella che vedete in campo è virtuale: quei colori, quel numero, quel piccolo scudo giallorosso li porta sulla pelle, se tutti si accorgessero del fenomeno, lo potrebbero espellere a vita. Che fai, Capitano, giochi senza maglia? Sarebbe molto grave, allora è meglio che il segreto lo teniamo per noi che vediamo con il cuore quello che altri non vedono, perché non possono capire. Perdonali Checco, abbi pazienza, hanno deciso che la Nutella fa ombra ad altri prodotti e vorrebbero sospendere la produzione. Potremmo ridere di tanta idiozia, se non ci fosse di mezzo l'astinenza. Cosa diciamo a decine di migliaia di cuori e di bocche giallorosse, che non dovranno mai più urlare il tuo nome ad ogni lettura di formazione?

Certo, continueranno per un po' a cantare "C'è solo un Capitano", ma non sara' la stessa cosa. Come se Venditti cantasse da domani "Roma, Roma, nostalgia de 'sta citta' ". E,in parte, è già così: Francesco Totti è stata l'unica eccellenza che ha funzionato a Roma negli ultimi 25 anni, a parte qualche Papa. Ho cominciato a frequentare l'Olimpico a 12 anni, da 56 li ho visti tutti gli eroi giallorossi, campioni di ogni parte del mondo e tanti italiani. Con la Roma di Falcao e Conti, ho pensato di aver toccato il cielo, soprattutto quel brasiliano sembrava insuperabile. Poi è arrivato Totti, quel ragazzino biondo, un fratello minore per me e ho visto cose che voi spalletti non avete visto mai. E ora, fine? Facciamo finta di niente?

Pensate in che mani siamo: non capiscono con la testa, non sentono col cuore, non hanno nemmeno preparato un'uscita degna di una leggenda. Ce la siamo organizzata e realizzata da soli, noi che seguiamo la passione e sentiamo che Francesco Totti sarà il nostro Capitano per sempre. E quelli che continuano a sussurrare che essere romanisti è cosa diversa dall'essere tottisti sappiano che rischiano di far scomparire migliaia di tifosi in un colpo solo. A meno che, Totti in persona.....

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