Sedici storie di atleti che sono stati vicini alla morte (salvo poi sconfiggerla), più Leandro Castan, difensore della Roma alle prese con un cavernoma
Portieri, grandi marcatori, arcigni mediani, bomber di razza e, addirittura, palloni d'oro: quando entra in gioco la salute, niente è più importante di un trofeo. Questa è la storia dei "campioni malati", calciatori che semplicemente hanno visto a rischio non solo la propria carriera, ma anche la propria vita.
1) Pietro Vierchowod Sampdoria, 1991. Il centrale doriano chiama Boskov all'intervallo: "Mister, mi fa male il petto, non riesco più a giocare". "Altri cinque minuti dai", risponde l'allenatore: Vierchowod giocherà anche il secondo tempo. Poi gli esami evidenziano un buco nel polmone. Chiuderà la carriera, comunque lunghissima, affrontandone altri due.
2) Goran Vlaovic La sua patologia era "Ipertensione endocranica benigna". L'allora medico sociale del Padova, Luigi Munari, spiegò così la situazione: "Nelle meningi del cervello di Vlaovic è stato riscontrato un aumento eccessivo del liquor, il liquido che scorre al loro interno: la disfunzione provoca cefalee dolorosissime". Il giocatore continuerà comunque la sua carriera, giocando nel Valencia prima e nel Panathinaikos poi.
3) Nwankwo Kanu "Moratti è il mio secondo padre". Con queste parole l'attaccante nigeriano definì l'allora presidente nerazzurro. Appena arrivato all'Inter infatti, i medici gli riscontrarono una malformazione alla valvola aortica, magistralmente curata. La sua carriera non subirà più fastidi.
4) Mattias Sammer Il pallone d'oro 1996 ha rischiato la vita a causa del MRSA, malattia provocata dal batterio "Staphylococcus aureus" resistente alla meticillina. Quando tutto sembrava presagire al peggio, l'ultimo antibiotico da testare lo salvò: ora l'ex centrocampista del Borussia Dortmund è il direttore sportivo del Bayern Monaco.
5) Edgar Davids Il mastino della Juventus venne operato per un glaucoma all'occhio destro. Fu costretto a tenere gli occhiali protettivi, che diventeranno il suo simbolo, per tutto il resto della sua gloriosa carriera.
6) Khalilou Fadiga Il centrocampista senegalese fu acquistato dall'Inter, con la quale però non disputò nemmeno una presenza: lo staff sanitario nerazzurro gli riscontrò una sofferenza cardiaca, probabilmente di tipo virale, che non gli fece giocare nemmeno un match. Il biscione lo cederà poi al Bolton, dove continuerà la sua carriera.
7) Marco Zanchi Come per Castan, l'ex giocatore del Bologna fu operato a causa di problemi causati dalle vertigini. Dopo l'intervento tornerà a giocare, salvo poi fermarsi ancora per infortuni ripetuti al ginocchio.
8) Nenad Krsticic Linfoma di Burkitt. Per questo motivo, il centrocampista della Sampdoria ha rischiato seriamente la vita: "Sono stato 4 mesi in ospedale - racconta - e pesavo 50 chili. La Samp non mi ha lasciato solo neppure un giorno. All'inizio non sapevo cosa avevo, poi me lo hanno detto: in pratica quando sono arrivato in ospedale avevo 48 ore di vita. Io ho sempre creduto di guarire e di poter tornare a giocare e poi è arrivato il via libera..."
9) Eric Abidal All'inizio del 2011 gli venne diagnosticato un tumore al fegato, operato pochi giorni dopo. Il 3 maggio dello stesso anno ritorna in campo in una semifinale di Champions League. Tutto è finito? No. Le conseguenze del cancro sono difficili da digerire e, il 10 aprile 2012, suo cugino Gerard gli donerà un pezzo del suo organo. Abidal tornerà di nuovo in campo con la maglia del Barcellona.
10) Antonio Cassano Un ictus ischemico gli chiuse alcuni vasi sanguigni, facendo scorrere male il sangue quando Fantantonio vestiva la maglia del Milan. La carriera, che sembrava apparentemente a rischio, per il campione di Bari vecchia continuerà.
11) Ronaldo Il Fenomeno fu costretto a dare addio al calcio, che tanto gli regalò ma anche che tanto gli tolse, a causa di problemi alla tiroide. L'ipotiroidismo infatti, rallentava il metabolismo al campione brasiliano, che iniziò ad ingrassare a dismisura. Ora il problema pare risolto, con un Ronaldo comunque sovrappeso, ma in maniera accettabile.
12) Gennaro Gattuso Il centrocampista del Milan fu costretto a saltare 6 mesi complessivi di calcio giocato a causa di un problema al nervo dell'occhio. "Ci vuole ben altro per abbattermi", confessò Ringhio durante l'intervista.
13) Claudio Rivalta Dopo una vita passata in maglia atalantina, al difensore centrale fu riscontrato un tumore maligno appena trasferitosi allo Spezia: "Ho scacciato i brutti pensieri grazie a mia moglie che mi è stata sempre vicino. La forza me l'hanno data anche i miei figli e tutti quelli che mi hanno aiutato. Devo sdebitarmi con lo Spezia perché spero fortemente di poter tornare a giocare".
14) Doni Il portierone, dopo anni e anni alla Roma, passò al Liverpool. Proprio in terra inglese anche al brasiliano fu riscontrata un'aritmia cardiaca che gli fece chiudere anticipatamente la carriera: "Dio non voleva che giocassi più", dichiarò.
15) Jonathan Biabiany L'esterno del Parma è stato fermato lo scorso settembre a causa di un'aritmia cardiaca. Il suo "riposo forzato" dura tuttora.
16) Francesco Acerbi Un tumore ai testicoli ha rischiato di minare vita e carriera dell'ex Milan. Ora però, è stato sconfitto e il difensore del Sassuolo ha anche ottenuto la prima presenza in nazionale contro l'Albania di Gianni De Biasi.
17) Leandro Castan Veniamo all'attualità, con il difensore romanista che è costretto a fermarsi a causa di un cavernoma. Questo problema gli ha portato un rigonfiamento transitorio che causa le vertigini. Ora il centrale è costretto a fermarsi per un lungo periodo.