Usa: Barbie in costume da bagno per Sports Illustrated, è polemica
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Sotto accusa la rivista americana: "Contribuisce a trasformare la donna in oggetto"
Ha scatenato parecchie polemiche, negli Stati Uniti, la scelta effettuata da Sports Illustrated, che ha utilizzato la Barbie come "cover girl" in costume da bagno. Il celebre numero "swimsuit" ("costume da bagno", appunto) della rivista americana, che usualmente espone le grazie di bellezze emergenti in succinti bikini, stavolta ha scelto la 55enne creatura di plastica della Mattel per la sua copertina. Sia Barbie che Sports Illustrated sono icone e, nel rispettivo settore, bersaglio da decenni di accuse per il loro contributo a trasformare la donna in oggetto. Stavolta, per il magazine, l'annuale numero "in costume da bagno" intendeva essere la celebrazione del 50.mo anniversario dell'iniziativa. Ecco dunque la scelta della 55enne, ma sempre inossidabile, bambola della Mattel, con indosso lo stesso costume a strisce bianche e nere che la copriva quando venne presentata al mondo nel 1959.
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L'alleanza tra i due brand ha scatenato un dibattito online. Il blog Mommyish ha sparato a zero: "Sport Illustrated mette in copertina Barbie in costume, così anche tua figlia può sentirsi brutta". Non è piaciuto neanche lo slogan della campagna: "Unapologetic" ("impenitente").
Alla Mattel l'idea portante è quella di aggiornare continuamente l'immagine della bambola, per renderla rilevante a un pubblico contemporaneo. Nel caso del gemellaggio con Sports Illustrated, l'obiettivo - ha spiegato la vice presidente del marketing Lisa McKnight - era quella di equipararla a icone storiche del numero "swimsuit" come Tyra Banks, Christie Brinkley, Kathy Ireland e Heidi Klum: top model esaltate non solo per la loro bellezza, ma anche per i loro successi di donne imprenditrici e in carriera.