LA SENTENZA

"Le mani dentro la città", il Tribunale di Roma: "Non ci fu alcun plagio"

Rti e Taodue vincono la causa contro Agostino Saccà. Pietro Valsecchi: "Non avevo mai dubitato sull'esito di questa vicenda"

05 Mar 2015 - 13:02
 © ufficio-stampa-mediaset

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Nessun plagio per la fiction "Le mani dentro la città". La IX sezione del Tribunale civile di Roma ha dato pienamente ragione alla Taodue di Pietro Valsecchi e a Rti nella causa intentata da Agostino Saccà per il presunto plagio del progetto "Denaro rosso sangue", sviluppato sulla carta per Mediaset dalla sua società, la Pepito S.r.l. Per il Tribunale non ci sono legami tra il progetto di Saccà e la serie tv andata in onda lo scorso anno su Canale 5.

"Le mani dentro la città", il Tribunale di Roma: "Non ci fu alcun plagio"

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© Ufficio Stampa Mediaset
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"La sentenza - spiega una nota diffusa da Mediaset - mette in luce l'assoluta inconsistenza delle accuse che erano state rivolte, dimostrando che non esiste nessun tipo di collegamento tra il progetto di Saccà e la serie effettivamente realizzata da Taodue e dedicata alla 'ndrangheta a Milano". Soddisfatto anche l'autore del soggetto, Pietro Valsecchi: "Non avevo mai dubitato dell'esito di questa vicenda in quanto si trattava di un'accusa palesemente infondata. Si tratta comunque del giusto riconoscimento dell'onestà professionale e della correttezza con cui abbiamo sempre portato avanti il nostro lavoro".

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