"Masterchef", gli ex concorrenti fanno causa dopo le rivelazioni di Striscia
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Il tg satirico ha documentato che il vincitore della quarta edizione del talent aveva un passato da cuoco. Magnolia annuncia verifiche, Stefano Callegaro si difende su Facebook
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Dopo che "Striscia la notizia" ha rivelato che il vincitore della quarta edizione di Masterchef, Stefano Callegaro, aveva un passato da cuoco, i concorrenti dell'ultima edizione del talent di Sky hanno deciso di procedere per vie legali. E, come ha mostrato il tg satirico di Antonio Ricci, che ha trasmesso le loro dichiarazioni, sette di loro saranno rappresentati dall'avvocato Tiziana Stefanelli, vincitrice della seconda edizione dello show.
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"A nome di tutti i concorrenti presenti - afferma Stefanelli - ringrazio Striscia la notizia per aver acceso il faro su questa situazione che sicuramente andrà approfondita nelle sedi opportune". Gli ex concorrenti, presenti all'incontro con l'inviato Max Laudadio, hanno manifestato le loro rimostranze. "Ognuno di noi - sostiene Carmine - ha tolto del tempo alla propria famiglia per partecipare a Masterchef". "Io sono disoccupata - aggiunge Serena - e ho usato tutti i miei risparmi per poter vivere a Milano e darmi un'opportunità".
"Credo - continua Gabriele - che per partecipare a Masterchef ognuno di noi abbia fatto delle rinunce. Alla luce di quanto emerso penso che qualcuno ci debba delle spiegazioni". "Siamo dispiaciuti - dice Arianna - perché ci abbiamo messo del tempo, dell'energia, dei soldi". "Io ero molto amico di Stefano e sono molto arrabbiato con lui - si sfoga Filippo -. Avevo visto subito che lui era più forte, quindi per me era un punto di riferimento. Oggi mi sento tradito due volte, probabilmente perché non avevo le stesse chance e perché ho perso il mio posto di lavoro scegliendo di partecipare a Masterchef. Pretendo una risposta per capire se sono stato un figurante, un attore o un partecipante a una competizione". Per gli stessi motivi - fa sapere Striscia - anche altri concorrenti dell'ultima edizione di Masterchef si sono rivolti a studi legali.
LE VERIFICHE DI MAGNOLIA - Intanto sul caso Masterchef, Magnolia, che produce il programma, fa sapere che "pur proseguendo le proprie verifiche per vie ufficiali, si sente comunque parte lesa e si riserva di prendere ogni opportuno provvedimento". A precisarlo è la stessa società in una nota: "In merito alle accuse mosse a Stefano Callegaro, Magnolia precisa che tutti i partecipanti di Masterchef sottoscrivono un contratto nel quale garantiscono di possedere i requisiti necessari alla partecipazione al programma. Chiunque ora e per sempre voglia gettare ombre sui meccanismi del programma o porti all'evidenza presunte mancanze relative alla trasparenza del gioco, si assume le proprie responsabilità a cui Magnolia si riserva di dare seguito nelle sedi opportune. La mancanza dei requisiti richiesti o qualunque altra supposizione devono essere ovviamente provati e, ad oggi, i dubbi mossi sulla regolarità della posizione di Stefano Callegaro non disegnano un quadro tale da poter procedere ad una squalifica, risultando incompleti e contraddittori. Pur proseguendo le proprie verifiche per vie ufficiali, Magnolia si sente comunque parte lesa e si riserva di prendere ogni opportuno provvedimento".
CALLEGARO SI DIFENDE SU FACEBOOK - "Non sono abituato a nascondermi e non sono certo una persona che scappa. Ma dopo averci riflettuto con molta attenzione, ho ritenuto che in quella sede non sarei stato tutelato, che non sarebbe stato un confronto, ma un processo. E la televisione non è un tribunale". Stefano Callegaro spiega così sulla sua pagina Facebook la "scelta di non partecipare all'incontro con Striscia la notizia". "In questi giorni - scrive Callegaro - sono stato insultato, infangato, minacciato pubblicamente su questa pagina da quegli stessi che poi sono andati in televisione fingendo di conoscermi. Non ho cancellato nessun intervento, proprio perché su questa pagina tutti possono esprimersi liberamente. Nonostante tutto, di fronte a tutte queste accuse, molte delle quali già smentite, molte anonime, molte con volto coperto e voce distorta, non posso non rispondere". Callegaro allega poi alcuni "documenti ufficiali".