In un'intervista, Candace Bushnell ha parlato dei dubbi di quanti hanno contestato il buonismo con cui è terminato il cult tv
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In un'intervista al The Guardian, Candace Bushnell, autrice della rubrica a tema sessuale pubblicata sul New York Observer e confluita nel libro dal quale poi è stato tratto "Sex and the City", si è lasciata andare ad alcune rivelazioni riguardo alla serie cult: "Nella vita reale, credo, Carrie e Mr. Big non avrebbero mai potuto stare insieme", ha ammesso l’autrice, aggiungendo: "Il loro amore è stata una questione di affari".
Il The Guardian ha ricordato le critiche ai produttori per la scelta di concludere con un "vissero tutti felici e contenti" una serie che aveva fino a quel momento celebrato l'esatto contrario del lieto fine. La Bushnell ha risposto onestamente, spiegando: "A quel punto, la serie era diventata così popolare. Gli spettatori avevano investito molto nella storia di Carrie e Big, i quali erano diventati un po' come il Sig. Darcy ed Elizabeth Bennett di Orgoglio e pregiudizio. Erano diventati una coppia iconica e le donne vi si erano molto affezionate; potevi sentirle dire 'Ho trovato il mio Mr. Big' oppure 'Ho appena rotto con il mio Mr. Big'. Era entrata nel lessico. E quando si fa uno show televisivo, è una questione di affari, non di arte, quindi a quel punto lo abbiamo fatto per il pubblico e non abbiamo pensato a quale impatto avrebbe avuto 10 anni dopo".