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"Squadra Mobile", parte la serie che svela il lato oscuro della polizia

Stasera in prime time su Canale 5 con Giorgio Tirabassi, Daniele Liotti, Antonio Catania e Valeria Bilello

20 Apr 2015 - 10:58
 © ufficio-stampa-mediaset

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C'è l'investigatore della Narcotici (Daniele Liotti), tossicodipendente e killer, capace di tradire i compagni di lavoro di una vita, e il collega (Antonio Catania) dalla parte dei "buoni", ma dipendente dall'alcol. "Squadra Mobile", la nuova fiction di Canale 5 targata Taodue, in onda stasera in prime time, analizza il lato oscuro della polizia. La serie punta sul ritorno del vice-questore Ardenzi (Giorgio Tirabassi).

"Squadra Mobile", parte la serie che svela il lato oscuro della polizia

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Protagonista per molte stagioni di "Distretto di polizia", Ardenzi ha lasciato il X Tuscolano e ora lavora alla Squadra Mobile di Roma. Nonostante "l'aggancio" non è un sequel, insistono il regista Alexis Sweet e il produttore Pietro Valsecchi: l'obbiettivo è stato quello di dare un taglio più intimista e di caratterizzazione dei personaggi tra i piccoli e i grandi drammi di una metropoli bella ma fragile.

Femminicidi, stalking, persone scomparse, tentati suicidi, droga. Nel primo episodio, "Festa di Compleanno", si delinea l'universo di una Squadra Mobile in cui i legami sono profondi e si fa davvero un gioco di gruppo ma dove però tutti i singoli agenti hanno problemi familiari e dinamiche che si intrecciano in un collage originale e in una matassa destinata a dipanarsi nel corso della fiction. Alcuni aspetti che possono sembrare incongrui - per esempio un poliziotto che uccide illegittimamente uno spacciatore ma che, pur esperto, risponde poi al cellulare al suo superiore lasciando quindi una traccia per poter essere scoperto - sono stati voluti perché dietro c'è un depistaggio.

"La serie - spiega il direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri - punta a 4 milioni di ascoltatori. Un risultato che mi farebbe molto contento vista l'attuale frammentazione degli ascolti che rendono impensabili i 9 milioni e passa di 'Distretto'. Abbiamo scelto il lunedì perché la Rai fa intrattenimento e così noi possiamo offrire un'alternativa, anche se non sempre è possibile".

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