Racconti e testimonianze in un'inchiesta vecchio stile
Al via da lunedì (e poi il 24 aprile, l'8 e il 15 maggio) in seconda serata su Retequattro, “Casa Capuozzo”, un viaggio di “Terra!” nel mondo delle migrazioni. L'inchiesta in quattro puntate resta ancorata ai fatti, letti sulla base dei ricordi e delle esperienze personali del suo narratore, Toni Capuozzo. Ci saranno racconti e testimonianze dal Friuli, Trentino, Puglia, Calabria, Basilicata, Emilia Romagna, Toscana.
Il percorso inizia nel Friuli natìo di Toni Capuozzo, con una domanda: “Se l'accoglienza non funziona qui (dove tutto in genere funziona meglio che altrove) come può funzionare nel resto d'Italia?”.
Il “tour” di Capuozzo con l'operatore Salvo La Barbera, realizzato in un vagabondare durato un mese, prosegue poi con la visita di due province modello, Trento e Bolzano; si dirige verso il Cara di Mezzanone, a Foggia; procede verso la baraccopoli di San Ferdinando in Calabria; il Cara a Matera; il paesino di Morfasso, nel Piacentino; le due moschee di Udine; passa da Firenze, per una conversazione con l'Imam della città.
“L'Italia - afferma il giornalista - non ha saputo prevedere e governare le migrazioni, accettando di subirle come un fatto epocale e di permanente emergenza”. “Dietro la sbandierata accoglienza e - di fatto - isolati in Europa, non ci chiediamo quale possa essere il futuro di un'ondata migratoria, che anche quest'anno promette, o minaccia, di superare il record dell'anno precedente. Dietro buonismo o cattivismo, dietro ideologie, correttezze e scorrettezze della politica, la nuda realtà - conclude Capuozzo - racconta la resa del Paese, l'ipocrisia delle promesse, il deserto di strategie”.