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"1997: Fuga da New York", le 10 curiosità sul cult che torna in tv

Venerdì 18 giugno su Iris il film del 1981 con Kurt Russell, diretto da John Carpenter 

17 Giu 2021 - 11:10
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Essenziale, serrato e adrenalinico. "1997: Fuga da New York" è un cult della fantascienza distopica anni 80 diretto da John Carpenter e con protagonista un iconico Kurt Russell nei panni di Jena Plissken. Notturno e allucinante, e carico di una profonda riflessione sulle derive della società e dell’umanità, il film torna in tv su Iris in seconda serata venerdì 18 giugno.

In un 1997 alternativo, gli Stati Uniti sono uno stato ormai fuori controllo. Manhattan è stata trasformata in un carcere a cielo aperto, dove i criminali sono liberi ma non possono lasciare l’isola. L’Air Force One viene dirottato e fatto precipitare proprio sull'isola. Il Presidente diventa ostaggio della banda del Duca che lo vuole usare come merce di scambio per ottenere la libertà di tutti i reclusi. La missione impossibile di salvarlo viene affidata a Snake Plissken, ex eroe di guerra poi passato al crimine e condannato all'ergastolo: ha solo 24 ore per portare a termine la missione prima che gli esploda una micro-bomba che gli hanno iniettato per tenerlo sotto controllo. 

IL SOGGETTO DESTINATO A CLINT -  Il soggetto era stato originariamente pensato per un film con Clint Eastwood poi mai realizzato. Carpenter lo riadattò insieme a Nick Castle. L'idea nel regista nasce dopo la visione de "Il giustiziere della notte" (1974), e la lettura del romanzo di Harry Harrison, "Planet of the Damned" (1962), dove sul pianeta più pericoloso della galassia è inviato un uomo altrettanto pericoloso per svolgere una missione. Le atmosfere di "1997: Fuga da New York" sono influenzate soprattutto da una serie di eventi sociali negli Usa e nella Grande Mela degli anni precedenti, dal Watergate alla corruzione diffusa nel dipartimento di polizia, passando per la città sull'orlo della bancarotta, l'estate del Figlio di Sam. A conti fatti il film, insieme a "Mad Max" rilancerà il genere post-apocallitico da cui nasceranno tante pellicole di serie B ambientate in un medioevo prossimo futuro.

LA SCELTA DI KURT RUSSELL - All'inizio nessuno scommetteva su Kurt Russell che fino ad allora era famoso per aver girato una serie di film per ragazzi della Disney (come "Il computer con le scarpe da tennis"). I produttori non lo volevano assolutamente come Snake Plissken, ma puntavano a far ricoprire il ruolo da attori con la faccia da duro come Charles Bronson, Tommy Lee Jones, Chuck Norris. Il regista John Carpenter dovette lottare aspramente prima di avere Russell, col quale aveva lavorato due anni prima in "Elvis, il re del rock". Un sodalizio artistico, il loro, che sarebbe proseguito poi in altri tre film.

CHIAMATELO IENA - Il nome del personaggio di Kurt Russel è Snake Plissken e diventa Jena Plissken nella versione italiana. Nell'edizione coreana del film il suo nome è Cobra.

IL TATUAGGIO - Il nome del personaggio Snake deriva da un tatuaggio. Nei poster del film viene mostrato il protagonista con il tatuaggio sul bicipite, mentre nel film il serpente è sul suo ventre.

LA BENDA - L'iconica benda di Plissken era stata un'idea di Kurt Russell (come per la giacca di pelle, comprata qualche mese prima a Parigi), ispirandosi al film "Il grinta" con John Wayne. Nel poster ufficiale italiano però la benda è messa sull’occhio sbagliato...

LA PARTE DI LEE VAN CLEEF -  Aver convinto i produttori ad affidare la parte di Snake a Russell fu una vera battaglia, tanto quella di ingaggiare Lee Van Cleef come Bob Hauk. La Avco-Embassy voleva Burt Lancaster, Kirk Douglas o William Holden. Lo stesso Van Cleef fu convinto ad accettare, quando Carpenter gli disse che avrebbe potuto tenersi l'orecchino durante le riprese. 

NEW YORK, NEW YORK - Nonostante capeggi nel titolo, e sia la città dove si svolgono le azioni, a New York è stata girata solo una scena: la carrellata di apertura, a Liberty Island. Le riprese vennero realizzate in grande economia. Le scene notturne, in strada, sono state girate ad East St. Louis, in Illinois, sia per via della sua somiglianza estetica con una città della costa orientale, sia perché da poco era stata distrutta da un grande incendio urbano (in più la produzione convinse le autorità della città a spegnere l’elettricità per vari isolati, ogni notte). In più, venne utilizzata la stazione ferroviaria di St. Louis per simulare il Madison Square Garden. La scena a Central Park con l'elicottero fu girata in realtà nella San Fernando Valley, in California. Per molte sequenze si è fatto uso di un modello della città, dipinti da, udite, udite... James Cameron. I modelli dei set cittadini sarebbero stati ridipinti e riutilizzati per "Blade Runner" di Ridley Scott, uscito uscito l'anno seguente.

LA TESTA DELLA STATUA DELLA LIBERTA' - Il poster originale del film mostra la testa della Statua della Libertà in mezzo a una strada di New York, una scena totalmente assente dal film (la Statua è mostrata più volte intatta). Per Carpenter la cosa non aveva alcun senso, considerata la distanza tra Liberty Island e Manhattan. Ma l'idea dell'autore del poster aveva conquistato la produzione. "Cloverfield" (2008) rende omaggio al film includendo una scena in cui la testa della Statua viene mozzata e finisce in strada, per volere del produttore JJ Abrams.

INFLUENZA SU LETTERATURA E VIDEOGIOCHI - L'influenza di "1997: Fuga da New York" è stata trasversale. Per "Neuromante", romanzo che ha dato inizio al cyberpunk, William Gibson dichiarò di esser stato influenzato da un dialogo del film (tra Jena e Hauk sul volo con il Gullfire a Leningrado). Hideo Kojima pensò il suo primo "Metal Gear" (1987), capostipite del genere stealth, dopo aver visto il film di Carpenter. Il protagonista del gioco si chiama proprio Snake. Da allora, la saga è stata tutto un omaggio al mondo della pellicola.

SEQUEL E REMAKE - Arrivato nelle sale statunitensi il 10 luglio 1981 e in Italia il 15 ottobre dello stesso anno, "1997: Fuga da New York" fu girato con un budget di 6 milioni di dollari e ne guadagnò 25 solo in patria. Dopo una lunghissima lavorazione durata oltre un decennio, Carpenter ha realizzato un sequel nel 1996, "Fuga da Los Angeles". Si è poi iniziato a parlare più volte di un possibile terzo film della serie, un remake, un prequel. Nel 2017 sembrava notizia certa una pellicola sulle origini di Jena Plissken, con Robert Rodriguez dietro alla macchina da presa. Ma non si è saputo più nulla da allora.

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