Le 33 puntate del programma cambiarono il linguaggio del piccolo schermo, creando un nuovo modo di fare spettacolo e trasferendo in tv l'improvvisazione inventata da Arbore alla radio
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"Che stress di giorno, ma la notte no" era il tormentone della siglia d'apertura di "Quelli della notte". La prima puntata del programma esplose su Rai 2 la sera (intorno alle 23) del 29 aprile 1985, 35 anni fa, sovvertendo il consolidato panorama televisivo nostrano. Il programma ideato da Renzo Arbore e Ugo Porcelli ha segnato un'epoca in sole 33 puntate (trasmesse fino al 14 giugno dello stesso anno): sarebbe entrato nella storia della tv, poi del costume, poi nella leggenda e nel linguaggio della gente.
Renzo Arbore riuscì miracolosamente a portare in tv il clima goliardico e spensierato che aveva sperimentato con successo alla radio con "Alto gradimento", come una jam session di parole e divertimento che travolse totalmente il pubblico italiano.
L’originalità del programma era proprio l'improvvisazione, unita alla voglia di dissacrare il linguaggio televisivo convenzionale e canzonare la vacuità di certi salotti tv di quell'epoca. Oltre a questo, le gag dei comici e i tormentoni nati in studio hanno fatto fin da subito il successo di “Quelli della notte”.
Sotto la guida da talent scout di Arbore, sono stati portagonisti, tra gli altri, Nino Frassica, Maurizio Ferrini, Andy Luotto, Riccardo Pazzaglia, Massimo Catalano, Marisa Laurito, Simona Marchini, Roberto D’Agostino e Giorgio Bracardi. Come dimenticare alcune performance che sono rimaste nella storia della tv. Dalle perle di saggezza dispensate da Catalano (“E’ meglio sposare una donna ricca, bella e intelligente che una donna brutta, povera e stupida”) alle parole storpiate e i calembour ("Non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello") di frate Antonino da Scasazza, personaggio creato da Frassica. Passando per "il comunista tutto d'un pezzo" Ferrini che terminava i suoi monologhi con il laconico "Non capisco ma mi adeguo", fino al "brodo primordiale" da cui tutto sarebbe nato di Pazzaglia.
Tra talk e varietà, musica e comicità, "fu il primo programma orizzontale", nella definizione di Roberto D'Agostino. "Fino ad allora c'erano solo programmi verticali dove c'era un conduttore che diceva 'ed ecco a voi...' ed entrava l'ospite. Arbore ribaltò la cosa: tutti in scena allo stesso tempo. Un cambiamento che poi tutti hanno copiato".
Andato in onda per 33 puntate dal 29 aprile al 14 giugno 1985 (con l'interruzione del 29 e 30 maggio in seguito alla strage dell'Heysel), in seconda serata dal lunedì al venerdì su Rai 2, dagli 800mila spettatori della prima settimana, al milione e 700mila della seconda, ai tre milioni delle ultime settimane, "Quelli della notte" ha raggiunto uno share del 51%.