L'attrice in Inghilterra da un anno, oltre ad essere la protagonista di "Master of None" serie cult, è anche ambasciatrice italiana per Chanel
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Da sei anni è fidanzata con Liam McMahon, attore irlandese, e da un anno si è trasferita a Londra per vivere con lui... ma anche per costruirsi una carriera il più internazionale possibile. E ci è riuscita. Alessandra Mastronardi, 31 anni, per gli inglesi è Francesca la protagonista di "Master of None", serie televisiva cult: "Per i registi italiani sono sempre la ragazza carina dei Cesaroni", racconta l'attrice a Vanity Fair, a cui svela di essere nemica degli stereotipi e di avere un secondo lavoro...
Alessandra è infatti la prima italiana ad essere stata nominata ambasciatrice di Chanel: "Il tempo libero per gli attori è un disastro. Quando lavoro vado a mille. Poi all'improvviso si ferma tutto e arriva il pezzo più antipatico del mio mestiere: l'attesa. Di solito mi ammalo...". Non più quindi “solo la ragazza de “I Cesaroni”, perché la bella attrice romana di ruoli internazionali ne ha già avuti parecchi: da Woody Allen (To Rome wit Love), Anton Corbijn (Life) alla serie culto “Master of None”, di Aziz Ansari.
La vita privata? Con Liam ha molti progetti, compreso quello di una famiglia: "Non mi spaventa l'idea di dover conciliare famiglia e carriera, ma se deciderò di avere un figlio terrò la cosa il più privato possibile". Nell'attesa la bella attrice cerca di trasformare Londra nella sua città: "Per stare veramente bene devono succedere delle cose, prima fra tutte: che chiami questa dove vivo la mia casa". Quando parla di famiglia, figli e progetti per il domani si scopre italiana, ma molte cose del suo Paese non le rimpiange proprio. A cominciare dal modo di lavorare: "Quando ero a Roma mi sentivo obbligata a stare in certi posti, con certe persone a sapere tutto di tutti. Non mi faceva bene: sentivo di provare invidie gelosie, che qui non provo più".
Per non parlare dei fidanzati italiani prima di Liam: "Mi hanno lasciato sempre loro, per il solo fatto che fossi nota". Col suo corpo, bellissimo, dice di "aver sempre parlato" e l'unico complesso che ha, da quando ha cominciato a lavorare ne "I Cesaroni" è quello dell'altezza: "Sei piccola, credevamo fossi un donnone" era il commento più normale in Italia. In effetti commenta lei stessa: "AI ragazzi delle nuove generazioni devono aver dato qualcosa da mangiare che ai tempi miei non ci davano".