Il marciatore altoatesino a "Verissimo" dopo l'assoluzione dall'accusa di doping da parte del Tribunale di Bolzano
E' certo di essere stato vittima di un complotto Alex Schwazer ma non può dire chi ritiene responsabile perché non è in grado di dimostrarlo. Il marciatore altoatesino, assolto dal Tribunale di Bolzano dall'accusa di doping che lo ha portato a una pesante squalifica nel 2016, ne ha parlato a "Verissimo". "Ho un’idea su chi possa essere stato però bisogna saperlo dimostrare: se sapessi i nomi li avrei già detti tempo fa nelle dovute sedi”, racconta l'atleta, le cui provette all'epoca furono alterate, nel salotto di Silvia Toffanin. "Sicuramente è stato un complotto nei miei confronti", ha aggiunto.
Schwazer in questi anni ha continuato ad allenarsi, dice di stare bene fisicamente e di voler partecipare alle Olimpiadi di Tokyo, anche se la giustizia sportiva lo ha squalificato fino al 2024. "Non sarà una cosa facile da ottenere a livello burocratico e giuridico: sono innocente, ma a livello sportivo qualcuno fa ancora fatica ad accettarlo. Vorrei avere la possibilità di dimostrare la mia innocenza anche davanti a loro”.