Le quattro puntate rilanciano le accuse contro il regista. Saranno in onda a partire dal 21 febbraio su HBO
Dopo una lunghissima serie di accuse (e di difese) la faida che vede coinvolti Mia Farrow e Woody Allen sbarca in tv. Dal 21 febbraio sarà in onda in streaming su HBO Max la docuserie "Allen v. Farrow". Firmata dai documentaristi Kirby Dick e Amy Ziering, la miniserie in quattro puntate contiene elementi inediti di una battaglia legale durata decenni e interviste esclusive a Mia Farrow, Dylan Farrow, e Ronan Farrow che rilanciano le accuse che la ex compagna e due dei suoi figli hanno mosso al regista: aver molestato la piccola Dylan, sette anni all'epoca.
Nel progetto televisivo non compaiono però nè Allen, nè l'altro figlio, Moses Allen, che da sempre si è schierato dalla parte del padre, nè la moglie Soon-Yi. "Non importa quello che pensate di sapere: è solo la punta dell'iceberg": lo dice Dylan Farrow, la figlia adottiva che afferma di essere stata molestata da Woody Allen, in un momento del trailer che anticipa la nuova serie. Mentre Kirby Dick promette: "E' un caso di cui si è parlato tanto, ma andando avanti abbiamo scoperto molto di più", aggiungendo: "La storia completa non è mai stata raccontata".
Nel documentario si vedranno filmini girati dalla Farrow in Connecticut quando i figli erano piccoli e audio registrati segretamente delle sue conversazioni con Woody. Si vedrà anche il il video in cui Dylan racconta "a caldo" le molestie che avrebbe subito. Parlano amici di famiglia come Carly Simon, il procuratore Frank Maco, parenti, investigatori, esperti e testimoni.
Da quando nel 2017 Dylan, ormai adulta, è tornata a riproporre le accuse sulla scia del movimento #MeToo (il fratello Ronan è stato autore dell'inchiesta sul New Yorker che ha fatto deflagrare le accuse contro Weinstein), attori di Hollywood tra cui Greta Gerwig, Colin Firth e Mira Sorvino si sono impegnati a non lavorare più con Allen. Nel lungo iter di accuse, i fatti non sono mai stati dimostrati e per questi il regista non è mai stato incriminato. Intanto Allen nella sua autobiografia "A proposito di niente", ha ricusato tutte le accuse e fornito la sua versione dei fatti, mentre i suoi film negli ultimi anni hanno avuto vita difficile: nel 2019 Amazon ha rotto un accordo da 68 milioni di dollari rifiutandosi di distribuire il suo penultimo film "A Rainy day in New York". A 85 anni, il suo "Rifkin's festival" (distribuito solo in Spagna per il momento) potrebbe essere l'ultimo film?
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