Il palco del "Maurizio Costanzo Show" diventa l'occasione per ricordare con piacere gli esordi del conduttore
"Ho cominciato in radio negli anni Settanta, insieme a Claudio Cecchetto. Fare la televisione all'epoca era difficile e io non avevo modo di arrivarci". Inizia così il racconto legato agli esordi di Amadeus, ospite della puntata del "Maurizio Costanzo Show" in onda mercoledì 25 maggio su Canale 5.
Il conduttore, uno dei più amati del panorama italiano, prosegue rivelando di aver contattato proprio Maurizio Costanzo per proporsi in televisione: "Ricordo che una volta, credo fossero gli anni Ottanta, lo incontrai per dirgli che volevo fare televisione. Lui mi consigliò di fare la radio e da lì sono accadute tante cose".
Curiosità condivise con lo stesso Costanzo, che non nasconde l'ammirazione per il percorso di Amadeus e si sofferma sull'esperienza che lo ha visto alla guida del Festival di Sanremo anche durante la pandemia. "Con Fiorello abbiamo fatto un lavoro complicatissimo perché un teatro vuoto è una delle cose peggiori e non lo auguro a nessuno. Cinque ore erano difficili per noi, per l'orchestra, per chi ha cantato. Però era da fare perché poi da lì, al di là della vittoria dei Maneskin, si è rimesso in moto un intero sistema e la musica non si è fermata".