Il ballerino di Emanuel Lo racconta ai compagni l'origine del suo pseudonimo
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Dentro la scuola di "Amici 2023" i ragazzi si stanno cominciando a conoscersi. In veranda Kumo, ballerino di Emanuel Lo, racconta ai compagni Holden (cantante di Rudy Zerbi) ed Ezio (allievo di Anna Pettinelli) l'origine del suo nome d'arte: "Qualche anno fa feci un incidente, rischia la vita. In ospedale continuavo a vedere ragni. Kumo è la traduzone giapponese, ne vado orgoglioso perché mi ricorda quello che ho passato".
In un momento di pausa dalla lezioni, i cantanti Ezio e Holden si avvicinano a Kumo. Vedendolo un po' GIù, si fermano a parlare con lui. "Ho sentito la mia ragazza, è molto triste. Le ho detto che qui sto bene, che sto conoscendo persone bellissimo. Vivrò al massimo questa esperienza e darò il cento per cento. Abbiamo superato di peggio, questo è solo un altro ostacolo, ma ce la faremo ne sono sicuro", racconta il ballerino di Emanuel Lo. Per sfogarsi ha messo nero su bianco le sue emozioni, in un bloc notes che tiene tra le mani.
Holden, allievo di Zerbi, crede che anche questi bassi siano normali e possano aiutarlo nel suo percorso: "E' bello sentirti dire cose così. E' merito sia tuo che suo, si vede che vi siete trovati e che ci tieni tanto. Ci sta che qui è dura, ma sarà troppo bello quando la vedrai". Il compagno gli chiede poi quale sia il suo vero nome e il motivo che c'è dietro al suo nome d'arte.
"Mi chiamo Tiziano, ma mi fa piacere che mi chiamano Kumo. Fa parte della mia storia, qualche anno fa feci un incidente e persi il rene. Ho rischiato di morire... In ambulanza, in sala operatoria e nella stanza d'ospedale ho visto tanti ragni. Ero al San Camillo qui a Roma ed ero solo. I miei non potevano venirmi a trovare perché avevo avuto un collasso polmonare", ha svelato lui.
"Quando tornai a Gaeta raccontai tutto a una mia amica, fissata con i manga, che cercò la traduzione di ragno in giapponese. In maniera italianizzata si dice Kumo. Lì è morto Tiziano ed è nato Kumo", spiega il ballerino. I compagni sono concordi nell'affermare che la parola abbia un bellissimo suono, specialmente se associata a un ballerino. "Sono molto fiero del mio nome, perché rappresenta quello che ho passato", conclude orgoglioso.