GIUSEPPE RUSSO

Giuseppe: "Ho lasciato la musica, sono rinato"

L'ex concorrente di "Operazione Trionfo" nel coro della tragedia greca "Filottete"

19 Mag 2011 - 15:19
 © Laura Aureli

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Sono passati nove anni da "Operazione Trionfo" il talent show andato in onda su Italia 1 e condotto da Miguel Bosè. Tra i concorrenti c'era Giuseppe Russo che oggi ha 34 anni e fa parte del coro dei marinai della tragedia Filottete in scena al Teatro Greco di Siracusa fino al 19 giugno. "Ho avuto una crisi fortissima dopo il talent - spiega Giuseppe a Tgcom -. Ho abbandonato la musica, sono rinato grazie al teatro".

Cos'è successo esattamente dopo "Operazione Trionfo"?
Ho avuto diversi contatti discografici, culminati poi con il lancio del singolo con il video girato a Miami "Sono in bilico". Non è stata molto positiva come esperienza perché è vero che la Universal aveva prodotto il brano ma non mi ha supportato per nulla né con le radio né con i media.

Hai tentato Sanremo?
Sì, ed ero a un passo dall'ingresso di Sanremo giovani nell'edizione di Panariello (2006, ndr). Poi stranamente non è successo nulla.

Cosa hai fatto dopo?
Ho avuto una crisi enorme, non mi volevo vedere allo specchio, stavo chiuso in casa, avevo totalmente perso fiducia in me stesso. Ho lasciato la musica, ormai sono due anni che non tocco la chitarra. Ormai me la gusto ma come spettatore. Poi è tornata la voglia di far teatro e ho iniziato un corso di doppiaggio.

C'è un errore che non rifaresti?
Concentrarmi solo su una cosa, in quel caso è stata la musica. Quando ho fatto Operazione Trionfo il mondo della discografia aveva mille pregiudizi nei confronti di chi usciva dai talent. Mentre oggi vedo che sono tutti ad X Factor ed Amici.

Ora c'è il teatro, come hai iniziato l'avvicinamento?

Da quattro anni mi sono avvicinato al teatro, iniziando con il doppiaggio al Centro Teatro Attivo di Milano. Abbiamo messo in scena poi con alcuni colleghi l'"Edipo" al Teatro Arsenale di Milano. Lo stesso spettacolo è stato rappresentato al Teatro Greco di Palazzolo Acreide. E' stata in quella occasione che io ed un mio collega siamo stati convocati per far parte del coro di marinai in "Filottete". Insomma sono rinato.

Un piccolo bilancio dall'inizio delle rappresentazioni?
E' una esperienza bellissima, un vero e proprio ensamble di voci. Abbiamo passato un mese pieno di prove, otto ore al giorno allenandoci anche per maneggiare le lance. E poi anche le musiche della tragedia sono state una vera sorpresa. Tutti i colleghi con cui sto lavorando sono delle belle persone, oggi sono veramente sereno.

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