"Baudo è il pescecane della Rai", dice
"Non prenderò parte come, per così dire comprimario, al Dopofestival, cui ero stato invitato a partecipare dagli amici Fabrizio Del Noce, Vittorio Sgarbi e dall'autore Martinez, con l'approvazione del direttore generale della Rai, Agostino Saccà", fa sapere l'ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, dopo la polemica scoppiata tra Pippo Baudo e Vittorio Sgarbi per la partecipazione, voluta dal critico d'arte, di un trans al Dopofestival.
"Mi interessava", dice Cossiga, "il progetto di creare insieme a Sgarbi un momento di dialogo culturale e politico-culturale nell'ambito di una grande trasmissione che rappresenta un momento importante della cultura popolare nazionale del nostro Paese. E ritenevo di dover dare il mio piccolo contributo al tentativo di correggere il disastroso trend del servizio pubblico i cui spettacoli di entertainment hanno due pilastri naturalistici: culi e tette. Ma il pescecane della tv di stato Pippo Baudo mi ha posto il veto con offensivi, ipocriti e pretestuosi apprezzamenti".
"Non avevo considerato partecipare al Dopofestival affatto disdicevole, come ex capo di stato", aggiunge Cossiga, "e come cittadino, non avendo dignità superiore agli altri cittadini che parteciperanno alla trasmissione e l'ascolteranno, fatta eccezione naturalmente per il picciotto siciliano che da tempo non stimo .Considero invece disdicevole", sottolinea, "mettermi sul piano di un guitto, culturalmente di quest'ordine, quale è Pippo Baudo, la cui cosa più notevole è la gentile consorte. A differenza di lui che si è fatto ricco, spero soltanto emigrando dalla Rai a Berlusconi e da Berlusconi alla Rai, da Viale Mazzini a via del Plebiscito con un piccolo inciampo a Piazzale Clodio, per la mia partecipazione non avrei percepito neanche una lira e neanche per una lira avrei gravato sulla Rai per le spese logistiche e personali".
"Se mi fosse stato offerto un cachet", precisa, "avrei accettato per devolverlo naturalmente a qualche organizzazione che si occupa del soccorso dei bambini ammalati e denutriti dell'Iraq, prima che i padrini del picciotto li vadano a bombardare. E' andata così e me ne duole , ma solo in parte, perchè certo apparire anche se non contemporaneamente in una trasmissione con Pippo Baudo un po' di schifo me lo avrebbe fatto".
"Ringrazio per altro Sgarbi, Saccà, Del Noce e Martinez per l'interesse dimostratomi e per aver ritenuto che potessi indossare con sufficiente eleganza uno smoking almeno forse per compensare il modo un po' cafonesco in cui con il parrucchino svolazzante va in giro Baudo", conclude Cossiga. "Il buon amico Antonio Baldassarre non ha potuto occuparsi della cosa, essendo rinchiuso alla giapponese nell'ultimo fortino della giungla di viale Mazzini".