La patron del concorso invia una lettera aperta al presidente della Camera che aveva definito "moderna e civile" la scelta di non trasmettere in tv la manifestazione
© LaPresse
"Cara Presidente Boldrini, la invito pubblicamente, da donna a donna, a unirsi a noi alle finali di Miss Italia, in piazza tra le miss e il loro pubblico". Patrizia Mirigliani, patron del concorso di bellezza, prende carta e penna e scrive una lettera aperta alla presidente della Camera Laura Boldrini che, qualche tempo fa, aveva definito "una scelta moderna e civile" la decisione di non trasmettere il concorso in tv.
"Lei torna sull'argomento Miss Italia - sottolinea la Mirigliani commentando un intervento della Boldrini su "Repubblica" -. Devo dirle che quelle 'poche parole', pronunciate da una rappresentante delle istituzioni, con le sue funzioni ufficiali che dovrebbero essere garantiste di pluralità e libertà, sono suonate anche come denigrazione del Concorso Miss Italia".
Per Patrizia Mirigliani le parole di Boldrini hanno avuto un impatto notevole, anche a livello economico. "Stiamo ancora subendo le gravi conseguenze per la sua dichiarazione - continua -. Così sono state messe in crisi la mia azienda e un insieme di imprese italiane che danno lavoro, su tutto il territorio, a centinaia e centinaia di persone, fatto reso ancora più grave in questo particolare momento di crisi economica".
Ma l'organizzatrice per eleggere la più bella non si è persa d'animo ed è andata avanti, organizzando le finali tra la gente. "Cara presidente, la invito pubblicamente, da donna a donna, a unirsi a noi alle finali di Miss Italia, in piazza tra le miss e il loro pubblico. Avrà modo di conoscere la realtà etica e sociale di un concorso storico che in 74 anni è stato onorato dalle presenze di autorevoli nomi della cultura e dello spettacolo e che ha lanciato attrici come Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Lucia Bosè, fino alle artiste del cinema e della fiction dei nostri giorni".