Il trasformista sul palco del Festival di Loano prova a suonare una melodia ma l'archetto gli sfugge di mano
Espedienti scenici sul violino animato dal talento di Arturo Brachetti stupivano il pubblico di "Cabaret per una notte". Era il 1988 e il trasformista torinese saliva sul palco dello show, trasposizione televisiva del Festival di Loano condotto su Italia 1 in quella terza edizione da Licia Colò insieme al trio comico napoletano Trettè.
Nel corso dell'esibizione Brachetti suona una melodia ma deve vedersela con l'archetto che magicamente gli sfugge via dalle mani così come il fazzoletto usato per ripulire lo strumento. L'illusionismo cresce ancora di più quando dal mantello dell'artista escono all'improvviso delle mani che gli fanno il solletico e si mettono a suonare il violino.
Tra i maggiori interpreti del trasformismo teatrale sulle orme del fondatore Leopoldo Fregoli, Brachetti inizia la sua carriera frequentando il Circolo della Magia, aperto a Torino in omaggio all'illusionista Harry Houdini. Poco più che ventenne si trasferisce a Parigi dove il successo al cabaret "Paradis Latin" lo proietta in tournée teatrali in Europa.
L'artista ha preso parte anche a cortometraggi cinematografici e in due camei nei film "Così è la Vita" e "Chiedimi se sono felice" di Aldo Giovanni e Giacomo per i quali nel 2016 firma la regia dello spettacolo teatrale "The Best of Aldo, Giovanni e Giacomo". Dal 2022 Arturo Brachetti è iscritto al Guinness dei Primati come trasformista più veloce al mondo in grado di interpretare 81 personaggi diversi in uno spettacolo di 2 ore. Rivediamo la sua esibizione con l'archetto del violino sul palco di "Cabaret per una notte" nel 1988.