L'attrice si difende in tv dopo le rivelazioni contenute in una nuova biografia non autorizzata sullo chef
Asia Argento torna a parlare dell'ex compagno Anthony Bourdain. E in tv si commuove e si difende: "Vogliono darmi la colpa del suicidio". Una biografia non autorizzata, in uscita questo mese in America (il New York Times ha pubblicato alcuni stralci) cerca di far luce sui motivi che potrebbero aver spinto la star-chef di "Parts Unknown" a togliersi la vita e contiene anche gli ultimi sms tra lo chef e l'attrice 47enne, la sera prima del suicidio.
Asia e Anthony coppia aperta - "Eravamo una coppia aperta - ha spiegato l'attrice ospite di Mara Venier a 'Domenica in' - quelli che hanno reso pubblici i messaggi sono avvoltoi, e sono tanti intorno ad una persona famosa. Chi li ha venduti se la vedrà con il suo karma". Asia Argento ha sottolineato in tv di essere serena: "La vita è meravigliosa, sono grata alla vita, pur con i dolori e gli ostacoli, tramutare il veleno in cura e sapersi ogni volta rialzare, ecco cosa ho imparato. E anche che è vero che domani è veramente un altro giorno, ecco questo avrei voluto dire ad Anthony".
La sofferenza dopo il suicidio - L'attrice ha raccontato della relazione con Anthony Bourdain, di quanto i suoi figli Anna Lou e Nicola fossero legato a lui e avessero sofferto per quella morte: "Ha lasciato un bel vuoto, ho dovuto imparare a vivere come senza un braccio. Quell'ultima sera Anthony aveva bevuto, aveva il problema dell'alcol, che avevo anche io. Mi aveva telefonato, aveva parlato anche con Anna Lou, io ero contenta perché stavo per cominciare X Factor, non volevo stare giù".
La foto di Asia con un'altra persona - I quei giorni erano uscite le foto di Asia Argento con un'altra persona, in un lussuoso hotel del centro di Roma dove era cominciato l'amore tra l'attrice e lo chef: "Ma a lui lo avevo raccontato, eravamo una coppia aperta. In quella telefonata era strano, non era gelosia. Quando uno si toglie la vita, quando è depresso, il suicidio è un gesto estremo ma chi lo fa vuole fermare quel momento, non vuole più stare male".
La difesa dell'attrice - C'è una intenzione, facendo uscire questi sms, di dare la colpa ad Asia? "Io me la prendo ma è riduttivo: si toglie la vita perché l'ho tradito? Era un uomo grande e fragile, che stava molto male, era depresso. Sua figlia, io, i miei figli abbiamo sofferto, bisogna trasformare questo veleno, io lo sto trasformando nella mia cura. Ma è un pozzo senza fine. Ora basta piangere, abbiamo pianto abbastanza".
I messaggi incriminati - Il New York Times ha pubblicato alcuni stralci della nuova biografia non autorizzata dello chef "Down and out in Paradise" in cui ci sono anche gli ultimi sms tra lo chef Anthony Bourdain e la sua compagna Asia Argento, la sera prima del suicidio di lui l'8 giugno del 2018 in Francia. Messaggi che lo chef avrebbe scritto alla compagna dopo aver visto quelle foto, rammaricato che fossero state scattate proprio nell'hotel dove aveva soggiornato con lei: "Sto bene. Non sono infastidito. Non sono neanche geloso che tu sia stata con un altro uomo. Non ti possiedo. Sei libera. Come ti ho detto. Come ti ho promesso. Ma sei stata negligente. Sei stata sconsiderata con il mio cuore. La mia vita". Ma il messaggio più incriminante per la Argento sarebbe quello che lei gli avrebbe mandato il giorno stesso del suo suicidio. "C'è qualcosa che posso fare?", avrebbe chiesto lui: "Smettila di rompermi le palle", avrebbe risposto lei ricevendo come unica replica da parte di Bourdain un laconico "Ok".
Asia Argento confessa di non bere più - "Sono sobria da un anno e mezzo - prosegue - Con Anthony abbiamo diviso l'essere alcolisti, ci sostenevamo con un senso di humor dark, eravamo molto soli, ma due alcolisti insieme affogano".
La vicinanza di Morgan - Durante il programma è stata ascoltata la voce di Morgan, il suo ex e padre di Anna Lou, che ha espresso vicinanza ad Asia: "Lei avrà sempre il mio rispetto e la mia complicità". "E' stata una carezza al cuore", ha commentatoAsia Argento.
Il nuovo amore di Asia - L'attrice è tornata a recitare, "a rinascere" e ha annunciato pubblicamente la relazione con Michele Martignoni, campione di arti marziali ''sto con lui da un po' di tempo, devo tanto a lui per la mia serenità attuale, è una delle mie grandi felicità". Quanto al padre regista, Darione come lo ha chiamato lei, "è una parte di me e io di lui. Sono una estensione dei suoi peggiori incubi".
I figli di Asia - Asia Argento, 47 anni, è figlia del famoso regista Dario Argento e di Daria Nicoldi (scomparsa nel 2020), è madre di Anna Lou Castoldi, (21 anni) nata dall’unione con Morgan) e Nicola Giovanni (12 anni) avuto dal matrimonio con il regista Michele Civetta, suo unico marito.
I film di Asia Argento - Asia Argento è stata protagonista di una quarantina di film, da "Palombella Rossa" di Nanni Moretti a "Marie Antoinette" di Sofia Coppola, ha vinto due volte il David di Donatello, mentre il suo film da regista "Incompresa" è stato selezionato a Cannes.
Il caso Bennett - Jimmy Bennett, attore e musicista rock californiano, ha accusato Asia Argento di averlo molestato sessualmente quando era minorenne. "C'è una perfetta corrispondenza tra lo schema Asia e lo schema Weinstein. Anche Asia - ha detto - ha abusato del proprio potere". Asia ha sempre negato di aver fatto sesso con Jimmy e ha sempre respinto le accuse.
Asia vittima di Weinstein - Asia Argento è stata una delle prime promotrici del #metoo contro Harvey Weinstein. L'attrice aveva 21 anni all'epoca dei fatti riportati dal New Yorker. Doveva interpretare il ruolo di una ladra, Beatrice, nel film B. Monkey - Una donna da salvare, uscito negli Usa nel 1999 distribuito da Miramax. Era stata invitata a un party della Miramax all'hotel di Cap-Eden-Roc, in Costa Azzurra, ma arrivata sul luogo stabilito scoprì che non c'era nessuna festa, trovò invece Weinstein da solo in una stanza con indosso un accappatoio che le chiese di fargli un massaggio. Da quel momento è iniziato l'incubo per la giovane Asia, che per anni ha convissuto con l'atroce ricordo della violenza subita, mista a un forte senso di colpa per non aver avuto il coraggio di reagire scappando via da quella orribile situazione.