La star della serie tv è stata giudicata colpevole di uso illegale dell'anestetico propofol
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L'attore sudcoreano, star di "Hellbound", Yoo Ah-in, è stato condannato a un anno di carcere per droga perché giudicato colpevole di uso illegale dell'anestetico propofol. Lo ha riferito l'agenzia Yonhap, secondo cui Yoo, il cui vero nome è Uhm Hong-sik, è stato accusato di aver fatto ricorso al farmaco ben 181 occasioni tra il 2020 e il 2022.
Il propofol era stato somministrato in cliniche professionali con il pretesto di sottoporsi a procedure di chirurgia estetica, a segnalare una vera e propria dipendenza. L'accusa aveva chiesto quattro anni di reclusione, ma la Corte distrettuale centrale di Seul ha condannato l'attore, 37 anni, a un anno "per tutti i suoi acquisti e il consumo abituale di droghe", ha chiarito la sentenza.
La corte ha affermato che Yoo ha commesso i reati "ignorando le normative pertinenti" e ha mostrato una "mancanza di cautela nei confronti delle sostanze stupefacenti". Ad agosto, invece, era stata comminata la multa da 40 milioni di won (circa 30.000 di dollari) al medico che aveva somministrato il propofol a Yoo senza una prescrizione appropriata.
Il farmaco sotto accusa, malgrado sia usato principalmente come anestetico chirurgico, a volte viene impiegato come stupefacente con la complicità e il coinvolgimento di medici professionisti. Un'overdose di propofol, a conferma dell'uso improprio, fu citata come la causa della morte della pop star Michael Jackson nel 2009.
"Mi dispiace di aver causato preoccupazione a molte persone", ha detto Yoo in tribunale, citato dalla Yonhap. L'attore è diventato famoso in Corea del Sud dopo il suo debutto nel 2003, recitando in una serie di fiction e film televisivi di vari generi, e diventando subito tra i più noti del Paese.
La vicenda ha allungato la serie di scandali legati alle droghe che ha colpito la Corea del Sud. La vicenda più clamorosa, tuttavia, è stata quella dell'attore Lee Sun-kyun, noto per il suo ruolo nel film premio Oscar 'Parasite': si tolse la vita a dicembre dopo le accuse di uso illegale di sostanze proibite, scatenando l'indignazione pubblica per quella che molti hanno percepito come un'indagine eccessiva da parte della polizia senza che fossero prodotte prove sostanziali.