Ivano Fanini racconta in studio l'episodio avvenuto oltre 30 anni fa, adesso che il ciclista è a processo per maltrattamenti nei confronti dell'ex moglie
"Avevo fatto una denuncia e Mario voleva che la ritirassi, così mi minacciò con la pistola". Questa la testimonianza a "Mattino Cinque" di Ivano Fanini, primo dirigente a lanciare, tra i professionisti delle due ruote, Mario Cipollini ora a processo per maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie Sabrina Landucci.
L’episodio citato da Fanini risale a oltre 30 anni fa e riguarda alcuni problemi legali. "Il primo contratto che fece non venne rispettato, per me fu un danno non indifferente visto che si trattava del miglior velocista di tutti i tempi", spiega il dirigente.
Nessuna replica ufficiale da parte del campione ma solo una breve dichiarazione rilasciata alla redazione del programma condotto da Federica Panicucci: "Sono amareggiato per la speculazione mediatica di controparte, parlerò dopo l’audizione in tribunale". Queste le parole di Cipollini. In studio interviene Susanna Campione, avvocato dell’ex moglie del ciclista, che ribadisce le accuse della sua assistita smentendo l'ipotesi di accanimento mediatico: "Abbiamo solo risposto ai giornalisti. Si tratta comunque di un caso di interesse nazionale".