Oggi la serie cult fa storcere il naso all'attrice che a "Indiewire" rivela: "Penso che abbia dei difetti"
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Il mondo patinato e glam di "Sex and The City" non ha mai rispecchiato la realtà e oggi fa un po' storcere il naso a Cynthia Nixon, l’interprete di Miranda Hobbes nella serie cult. In un'intervista a IndieWire, l'attrice ha detto che "nonostante avesse l'intenzione di raccontare le nuove frontiere dell'emancipazione lavorativa e sessuale delle donne moderne, alla fine non è che la storia di un’elite di donne bianche con i soldi, assolutamente di fantasia e fuori dalla realtà".
Negli ultimi anni la Nixon è stata attivamente impegnata in politica, a sostegno delle minoranze e del movimento LGBTQ. Durante il Tribeca Film Festival l'attrice ha parlato a IndieWire di come la serie sarebbe diversa oggi, a partire dal cast: "Penso che prima di tutto non saremmo stati tutti bianchi. Una delle cose più difficili per me - e lo era anche a quei tempi - è guardarmi indietro e vedere quanto la serie fosse incentrata sui soldi, giusto? Steve, il marito del mio personaggio, era l'unico vicino alla classe operaia". E ha aggiunto: "Non c’era nessun afroamericano rappresentato e i gay erano ritratti con i soliti cliché. Tutto girava attorno ai soldi e allo shopping".
Cynthia Nixon continua a pensare che "Sex and The City" sia una serie tv di stampo femminista, ma con delle pecche: "Penso che abbia dei difetti, gli stessi del movimento femminista in sé: è come vedere donne bianche e ricche che lottano per il potere".