Dario Cassini: "Le donne, tra tic e manie, sono la mia cartina di tornasole"
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Il comico di Colorado, ogni venerdì in prima serata su Italia 1, si racconta a Tgcom24
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Le donne - che si tratti della compagna, la figlia o la sorella - per Dario Cassini sono la cartina di tornasole. Il modo di approcciarsi ai tic e alle manie è frutto del tempo che cambia, come uno specchio in cui il comico di Colorado riesce a riconoscere anche le sue di trasformazioni. La parola d'ordine, però, resta sempre una: sdrammatizzare. Esorcizzando problemi di coppia e sentimenti: "Sto lavorando a un secondo dizionario", spiega a Tgcom24.
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Nei tuoi show c'è sempre la donna al centro di tutto, come nascono le gag?
La donna per me è un punto di partenza divertente. Parlo di una figura che può essere la sorella, la mamma, la cugina, la datrice di lavoro, non necessariamente una compagna. Mi piace spaziare in ogni direzione.
Ogni anno trovi spunti nuovi...
Sì, questo denota il fatto che è come se l'universo femminile fosse la mia cartina di tornasole. A 48 anni c'è una struttura diversissima, frutto dell'esperienza. Sono più adulto e quindi mi rapporto con donne più grandi. E questo si nota nei miei spettacoli.
Come lo osservi il mondo femminile?
Lo faccio come se dovessi vedere una delle sette meraviglie del mondo. Sai che sono lì, che sono straordinarie, e spesso pericolosissime e non devi dare per scontato che le capirai. Sono come un'opera d'arte. Sdrammatizzando si esorcizzano anche tutte le problematiche sentimentali, psicanalitiche, di coppia...
L'incomunicabilità è solo tra uomo e donna?
Spesso ironizzo anche sui gay, ma la dinamica di coppia è la più usuale, anche se sia chiaro, sono favorevole ai legami di ogni tipo. Perché il sentimento deve essere alla base di tutto, e io ci credo enormemente.
Sull'incomunicabilità ci hai scritto anche un libro-dizionario...
E sì, ho trovato il sistema di tradurre in due modi diversi le parole, che hanno un significato per le donne un altro per gli uomini.
Come è nata l'idea?
Una sera un mio amico a cena è stato illuminante. Mi ha raccontato che aveva consigliato alla moglie di stare a casa, di prendersi il suo tempo, di pensare alla famiglia. Ma non riusciva a spiegarsi perché lei lo odiasse. Gli ho risposto che per lei quella frase significava che la voleva tenere a casa, a fare la moglie, mentre lei si sentiva una imprenditrice. Da qui è nata l'idea del dizionario...
Le tue gag sono spesso legate all'attualità, cosa ti colpisce?
I comici come i poeti e gli scrittori hanno la necessità di una folgorazione. Quando Schettino ha detto che era stato chiamato per tenere una lezione sulla gestione del panico, allora mi sono detto chiamiamo Moggi a tenere una lezione sulla lealtà sportiva, Balotelli un seminario sulla lingua italiana e facciamoci organizzare una bella festa a sorpresa da Amanda Knox....
Da anni lavori a Colorado, un bilancio di questa esperienza?
E' diventata una famiglia, ho iniziato con loro che non avevo 40 anni, tra un po' ne compio 50 e quindi sono quasi dieci anni in compagnia delle stesse persone. Dieci anni di camerini, di tournée incrociate... è un posto più sano di altri, fatto da molti comici che stimo e quasi tutti umanamente straordinari.
Nuovi progetti?
Sto lavorando a una piccola trasmissione televisiva e ad un progetto tra tv e cinema. Presto uscirà anche un altro libro, il secondo 'dizionario', è un file talmente aperto che merita un seguito.