Il figlio di Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli ha ripercorso con i follower il periodo più difficile della sua vita
© Tgcom24
Nonostante i due genitori famosi, Davide Bonolis non si mostra quasi mai sui social. Il figlio 20enne di Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli ha però fatto un'eccezione per parlare di un tema importante che lo riguarda da vicino. Il ragazzo, che oggi gioca in serie D nel Siena e ha un fisico tonico, ha infatti mostrato le foto di quando pesa oltre 100 chili. "Dopo la malattia (la mononucleosi) ho iniziato a trovare lo sfogo e la serenità nel CIBO".
Supportato dalla sua psicologa, Davide Bonolis (solitamente molto riservato) ha voluto condividere pubblicamente il periodo peggiore della sua adolescenza: quando la bilancia ha segnato 104 chili. "Sapete tutti che io di post non ne faccio mai, ma in questo periodo io e la mia psicologa stiamo attraversando e ripercorrendo dolori, traumi e disagi che hanno fatto nascere in me ansie, preoccupazioni e altro", ha scritto il ragazzo. "Oggi in particolare abbiamo curato il mio momento peggiore, quello della mononucleosi che mi ha portato a prendere peso". Tra i commenti non poteva mancare quello della mamma Sonia Bruganelli, che ha vissuto con lui la sofferenza: "Io e papà siamo fieri di te". Ma Sonia non è stata l'unica a fargli i complimenti. Tanti altri personaggi del piccolo schermo hanno infatti apprezzato il coraggio avuto nel condividere pubblicamente la sua storia.
Il vortice autodistruttivo è iniziato quando Davide aveva 11 anni. Per sei mesi si è dovuto allontanare dal campo da calcio per la mononucleosi e questo l'ha portato a ingrassare rapidamente: "In questo periodo ho iniziato a chiudermi in me stesso, per l'enorme paura di essere giudicato e deriso. Durante la settimana andavo a scuola e non vedevo l’ora di tornare a casa per "proteggermi" dal giudizio altrui. Da lì in poi la situazione è degenerata, ho iniziato a trovare lo sfogo e la serenità di tutto questo nel cibo, insomma ero felice solamente mentre mangiavo".
Una prima presa di coscienza arrivò alla morte del nonno, che aveva cercato di aiutarlo curando la sua alimentazione. "Sette giorni dopo la sua morte andai in camera dei miei e decisi di pesarmi. Ero arrivato a 104 kg, da lì la mia mente cambiò. Con il passare del tempo decisi di ricominciare ad allenarmi e cercare di prendere in mano e cambiare la situazione", ha ricordato Davide. "Uscendo vivevo sempre gli stessi disagi, le stesse paure e le stesse insicurezze. Per questi motivi tornavo a casa dagli allenamenti e mangiavo".
Solo tre anni fa è iniziato il percorso che l'ha portato ad avere di nuovo un equilibrio psico-fisico. Oltre a lavorare sul corpo, con una dieta a tratti fin troppo rigida per sua stessa ammissione, Davide si è infatti avvalso dell'aiuto della terapia: "Pensavo che il problema fosse risolto quando avevo raggiunto il fisico che ho sempre sognato, ma in realtà avevo ancora molti problemi e insicurezze che mi hanno portato disagi emotivi". Un cammino che prosegue ancora oggi e che lo sta aiutando, giorno dopo giorno, a diventare una persona risolta e serena.