A "Verissimo" la modella racconta i periodi difficili della sua vita e la gravidanza interrotta quando era ancora una ragazzina
Ospite a "Verissimo" la modella Dayane Mello racconta la sua difficile infanzia, trascorsa con una madre assente e un papà violento: "Mi ha picchiato tante volte. Dai 16 ai 19 anni non ci siamo parlati, sono andata via di casa perché non mi sentivo compresa, per lui ero un'ombra. Era questa la sua idea della donna, fare la casalinga e basta. Era un continuo sminuirmi".
"Un giorno mi picchiò pesantemente e mi disse che era deluso da me e di non parlargli mai più - ha proseguito Dayane Mello. - È stato in quel momento che ho pensato di togliermi la vita. In casa avevo tante medicine perché mia nonna lavorava nella sanità e ho iniziato a ingerirle fino a sentirmi male. Avevo solo 16 anni. Ho perdonato mio padre quando ho iniziato a lavorare come modella, oggi il nostro rapporto è bellissimo".
Dayane Mello confida poi a Silvia Toffanin un altro momento difficile della sua vita, quello in cui ha deciso di interrompere una gravidanza: "Ero molto piccola e anche se sentivo già dentro di me il desiderio di famiglia mi sono fermata a ragionare. Stavo con un giocatore di tennis che viaggiava sempre per lavoro e non volevo farcela da sola, volevo veramente che il bambino o la bambina avesse due genitori presenti, per questo non me la sono sentita".