Il 4 settembre del 2007 il conduttore moriva stroncato da un infarto. Raffaella Ponzo lo ricorda a Tgcom24
di Massimo Longoni© ipa
Dieci anni senza Gigi Sabani. Il popolare conduttore moriva il 4 settembre del 2007, stroncato da un infarto mentre si trovava a casa della sorella. In questi giorni del decennale dalla scomparsa pochi del "suo mondo" lo hanno ricordato. Ma la gente lo ama ancora. "In televisione non è stato fatto nulla - dice Raffaella Ponzo, ultima compagna e madre di Gabriele, secondo figlio di Sabani -. Ma in molti mi hanno fermata per strada ricordando Gigi".
In occasione della ricorrenza i pochi, ma sentiti, ricordi sono arrivati via social. In primis dalla Ponzo (che con il figlio gestisce la pagina Facebook intitolata a Sabani) e poi da alcuni amici e colleghi, tra cui Marino Bartoletti e Stefania Orlando. Ci sono morti che sembrano predestinate a una visibilità minore per uno scherzo del destino. Farrah Fawcett che viene oscurata dalla scomparsa di Michael Jackson, lo sgomento per la morte di Gigi Sabani che cede il passo a quello per Luciano Pavarotti. "Lo diceva spesso scherzando - ricorda Raffaella Ponzo -. Sono talmente sfigato in questo periodo che se dovessi morire capiterà lo stesso giorno di uno molto più famoso di me". Una profezia quasi avveratasi, anche se questo non toglie l'importanza della persona e l'affetto e il ricordo che lascia in chi gli era vicino o anche solo lo ammirava da spettatore.
In realtà in quei giorni la commozione fu tanta, così come in tanti ricordarono, e in qualche modo misero in collegamento con il malore fatale, la vicenda giudiziaria che aveva coinvolto ingiustamente Sabani nel 1996, e dalla quale era uscito tanto pulito quanto provato. "Erano anni in cui si veniva etichettati, soprattutto se il fatto aveva qualcosa di pruriginoso - commenta Raffaella -. Fosse accaduto oggi probabilmente avrebbe continuato a lavorare e sarebbe stato colpito meno dalla cosa. Lui era stato prosciolto e risarcito, ma così come i giornali avevano dedicato pagine e pagine allo scandalo, poi alla sua riabilitazione non era stato concesso lo stesso spazio".
© ipa
Nei giorni del lutto, per una beffa del destino, il dolore si intrecciò alla gioia, la morte alla vita. Infatti Raffaella scoprì dopo la scomparsa di Gigi di essere incinta. "La fortuna dei personaggi di spettacolo è quella di acquisire una sorta di immortalità con le immagini che lasciano di sé - racconta -. Così Gabriele è cresciuto vedendo sempre suo padre attraverso i filmati e le foto del suo lavoro. E conoscendolo del tutto attraverso i miei i racconti del Gigi privato".
Cosa manca oggi di Sabani a Raffaella? "Da telespettatrice, il suo enorme talento. Era un personaggio unico, un conduttore e imitatore che sapeva anche cantare benissimo - dice -. Oggi forse la tv è più democratica ma è difficile trovare tanto talento in una persona sola". E del compagno di vita? "Tutto. Per me lui rappresentava il futuro, l'amore. A ottobre avrebbe compiuto 65 anni e spesso mi trovo a chiedermi come sarebbe invecchiato. Lui, così giovanile, e che spesso mi diceva che sperava di avere presto i capelli bianchi che così la gente avrebbe finito di dire che se li tingeva". In tutto questo alla Ponzo rimane un rammarico. "Mi sarebbe piaciuto che Gabriele e Simone, il primo figlio di Gigi, avessero avuto un rapporto come veri fratelli, ma finora non c'è stato modo. Magari con il tempo arriverà anche questo".