© Vanity Fair
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La giovane coppia racconta come sta vivendo questa estate di amore e successo
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Per la ballerina Giulia (19 anni) e il cantante Sangiovanni (18 anni) l'estate 2021 sarà una di quelle che non dimenticheranno mai. I giovanissimi talenti della scuola di "Amici" hanno posato insieme per la prima volta su "Vanity Fair", raccontandosi a cuore aperto: "Fare l'amore per la prima volta? Vuol dire essere una cosa sola. Lo immaginiamo, ma non è ancora successo...".
Il loro amore è nato in punta di piedi, tra una prova di ballo e una di canto. All'inizio piccoli segnali, finché entrambi hanno capito che il sentimento che provavano l'uno per l'altra era irrefrenabile. "Non avevo mai provato l'amore prima di lui: è un po' come andare sulle giostre, i seggiolini volanti. Ti manca quasi l'aria e non hai niente sotto i piedi. Poi ti lasci andare".
"Un giorno mi sono sdraiata accanto a lui e ci siamo guardati, avvicinati sempre di più, ho sentito in pancia un solletico e, mentre le labbra si toccavano piano piano, mi sono come sollevata da terra", ricorda con emozione Giulia. "Dai, non era proprio un bacio, era quasi a stampo, come tra due bambini", precisa Sangiovanni che è pazzo della sua ballerina. "La guardo e penso: lei riempie tutti gli spazi vuoti che avevo".
Un'estate magica non solo dal punto di vista del cuore. Dopo la vittoria ad "Amici" (lei si è classificata prima e lui secondo), anche le loro carriere sono decollate. "Sangiovanni", album d'esordio del giovane cantautore, ha conquistato il doppio platino e vanta oltre 140 milioni di streaming.
Una rivalsa per lui che, come Giulia, in passato è stato discriminato ed escluso perché non voleva omologarsi agli altri. Una lotta personale che vorrebbe diventasse pubblica, per evitare che altri ragazzi soffrano come è successo a lui: "Servono leggi più inclusive per chi è considerato diverso e sbagliato, quando ognuno è solo normale e speciale nella propria unicità".
"Penso alle minoranze, alle discriminazioni razziali e all’esclusione sociale, a chi giudica ancora il mondo Lgbtq+", continua. "Alle persone con problemi mentali, ai disabili, agli altri che come noi fanno lavori non usuali. Prevederei qualche pena, una multa per chi non accetta gli altri a causa di una certa chiusura".
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