La coconduttrice del Festival di Sanremo aveva raccontato a "Verissimo": "Un amore così merita rispetto"
Una delle più toccanti interviste della stagione di "Verissimo" è stata sicuramente quella che Silvia Toffanin ha fatto a Drusilla Foer. Dalla famiglia all'amore, il personaggio creato da Gianluca Gori aveva parlato anche del suo fantomatico marito (che in realtà non è mai esistito, in quanto Foer è un personaggio fittizio ndr). "Da dove viene il mio cognome? È la prima volta che mi fanno questa domanda - ha esordito la coconduttrice del Festival di Sanremo - Foer è il cognome del mio ultimo marito. Mi sento ancora sua sposa. In effetti di Foer a Siena non ce n'è, il mio cognome da nubile è Gori, Foer è il cognome del mio ultimo marito, Hans de Foer ho tolto il de perché mi dicono già che sono nobile. Lui appartiene al ramo belga della famiglia Dufour, quella delle caramelle, io sono tuttora madame Foer anche se lui non c'è più. Ci siamo conosciuti a New York e poi abbiamo vissuto a Bruxelles, un periodo bellissimo",
Un momento felice della sua vita, che si è però interrotto a causa della morte dell'uomo: "Hervé è venuto a mancare - ha spiegato con un filo di emozione Drusilla - e in quel momento è cambiato il mio concetto di amore, ma soprattutto si è evoluto il suo rapporto con la morte. Quando muore qualcuno io tendo a rafforzare tutto, ho uno strano rapporto con la morte".
Silvia Toffanin le aveva poi chiesto se dopo quella con il marito, Drusilla avesse vissuto altre storie d'amore: "Dopo un amore potente in tarda età, fatto di condivisione e partecipazione e sentimento bisogna portare rispetto - ha aggiunto -, eppure se mi corteggiano con insistenza e garbo scatta l’occhiolino. Ho conosciuto un signore e abbiamo condiviso questa assenza dei proprio amati, ma io sarò per sempre madame Foer". E alla domanda: "Come risponde a chi dice che dietro una grande donna c'è un grande uomo?", Drusilla replicò senza pensarci troppo: "Dietro una persona c'è un grande uomo e una grande donna - ha concluso - , ovvero la nostra parte maschile e la nostra parte femminile".