Il monologo

Eleonora Daniele a "Le Iene": "Mio fratello non è morto, mi accompagna nella lotta per sradicare l’indifferenza"

La conduttrice, nel suo monologo, racconta la storia di Luigi: autistico non verbale

20 Gen 2025 - 10:10
 © Da video

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Eleonora Daniele a "Le Iene", nella puntata di domenica 19 gennaio, parla della storia del fratello Luigi, autistico non verbale. La conduttrice ha raccontato la storia che ha segnato la sua famiglia in un monologo molto toccante: "Mio fratello Luigi ed io siamo cresciuti divisi da un diverso destino - ha esordito -. Lui era un autistico non verbale e la sindrome lo aveva imprigionato nel suo corpo togliendoci la possibilità di parlare. A quella prigione ne seguirono altre: prima i reparti psichiatrici degli ospedali che nulla centravano con l'autismo e poi strutture diverse con le sbarre alle finestre dove i pazienti indossavano guantoni e caschi per non ferirsi"

Daniele ha poi parlato della sofferenza provata in quegli anni: "Piangevo ogni volta che una di quelle porte si chiudevano alle mie spalle - ha aggiunto -, e pregavo che Luigi fosse accolto con amore in quei luoghi che oramai erano diventati casa sua. Ne ho vista tanta di sofferenza allora e in seguito, tra quelle mura che custodivano fragilità diverse da quelle di Luigi".

Quella del fratello di Daniele, è una storia molto simili a quella che la conduttrice ancora oggi cerca di portare alla luce nei suoi programmi televisivi: "In questi anni ho raccontato storie che mi parlavano di disabilità e malattie mentali - ha spiegato -. Ho ritrovato gli stessi problemi della mia famiglia, ma anche altri dolori quelli di chi non si arrende: di madri che hanno perso i figli per mano della follia, di genitori che si sentono abbandonati dalle istituzioni e ghettizzati dalla società. Mi sono chiesta: ma siamo tutti matti? Quali passi avanti sono stati fatti dalla Basaglia in poi per il sistema delle malattie mentali? Siamo tutti matti a sottovalutare la solitudine di tante famiglie?".

"Mio fratello se ne è andato la mattina del 17 febbraio 2015, ma Luigi non è morto - ha concluso Eleonora Daniele -. Mi sta accompagnando nella lotta per sradicare l'indifferenza e i pregiudizi che noi abbiamo subito. E mi tiene in equilibrio tra cielo e terra. Con lui e per lui lotto per un nuovo corso che dia speranza a chi versa in condizioni quotidiane insopportabili affinché la morte di ogni nostro familiare abbia un senso e la dignità di essere ricordata".

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