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L'attrice di "Game of Thrones" ha ricevuto il prestigioso MB per la sua fondazione a sostegno dei pazienti con problemi neurologici
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Nel 2019 Emilia Clarke aveva rivelato di essere quasi morta per due aneurismi al cervello. La star di "Game of Thrones" ha poi creato una fondazione insieme alla madre, SameYou, che aiuta i pazienti con problemi neurologici. Proprio per questo impegno l'interprete di Daenerys Targaryen ha direttamente dal principe William un importante premio, l'MBE, diventando così Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico. L'attrice ha commentato l’onorificenza ricevuta spiegando quanto il suo lavoro sia stata "un'opera di sensibilizzazione per la causa".
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Nel 2019 Emilia Clarke aveva rivelato al New Yorker di aver avute due aneurismi e altrettante operazioni al cervello: "Non ho mai raccontato questa storia pubblicamente". Il primo attacco risale al 2011 dopo aver finito di girare la prima stagione di "Game of Thrones". All'epoca fu addirittura incapace di pronunciare il suo nome. Il secondo avvenne al termine delle riprese della terza stagione della serie. In quel caso fu in pericolo di vita e rischiò di perdere le facoltà cognitive.
"Proprio quando tutti i miei sogni di infanzia sembravano diventare realtà ho quasi perso la ragione e poi la mia vita", aveva raccontato l'attrice spiegando che tutti problemi erano iniziati quando aveva solo 24 anni e la sua carriera era sulla rampa di lancio. Racconta che si sentiva terrorizzata dopo la prima stagione di "Game of Thrones": "Avevo paura dell'attenzione, di un lavoro che non riuscivo quasi a capire, di provare a non deludere la fiducia che i creatori della serie avevano riposto in me. Mi sentivo, in ogni modo, esposta". Per superare lo stress ha iniziato ad allenarsi e a questo punto ha cominciato a sentire i primi sintomi dell'aneurisma, un'emicrania che le impediva di allacciarsi le scarpe mentre era in palestra: "Ho provato la sensazione che una fascia elastica stesse schiacciandomi il cervello. Ho cercato di ignorare il dolore e andare avanti, ma semplicemente non potevo farlo". Dopo una risonanza magnetica si è scoperto che l'attrice aveva un'emorragia cerebrale causata dal sanguinamento nello spazio che circonda il cervello: "Avevo avuto un aneurisma, la rottura di un'arteria. Come ho scoperto in un secondo momento, circa un terzo dei pazienti con la stessa diagnosi muore immediatamente o poco dopo". "Se volevo vivere ed evitare dei deficit terribili dovevo essere immediatamente operata", continua. "Non sarebbe stato il mio ultimo intervento. Avevo 24 anni". Quando si è svegliata il dolore era insopportabile, non vedeva bene e mentre compiva degli esercizi cognitivi ha provato un grande senso di panico. "Sono un'attrice, devo ricordarmi le battute e ora non riuscivo a ricordarmi nemmeno il mio nome. Stavo soffrendo di afasia, una conseguenza del trauma subito dal mio cervello".
Un mese dopo l'emergenza è uscita dall'ospedale, ritornando ad affrontare le interviste per la promozione della serie. I dottori l'avevano avvisata che dall'altro lato del cervello c'era un piccolo aneurisma e che la situazione avrebbe potuto peggiorare da un momento all'altro o magari rimanere stabile. La Clarke ha rivelato il problema ai produttori della serie, chiedendo riservatezza e aiutandosi con la morfina per evitare i dolori. Al termine della terza stagione, nel 2013, mentre era a New York si è sottoposta a un controllo e ha scoperto che era necessario intervenire di nuovo. Ma non andò tutto come previsto: "Avevo un'importante emorragia e i dottori mi hanno detto chiaramente che le mie chance di sopravvivenza erano poche se non mi operavano di nuovo. Questa volta dovevano accedere al mio cervello attraverso il cranio e l'operazione doveva avvenire immediatamente". Il recupero fu più problematico del precedente: "Avevo l'aspetto di qualcuno che aveva affrontato una guerra molto più violenta rispetto a quelle affrontate da Daenerys. Ero uscita dall'operazione con un drenaggio che usciva dalla testa. Parti del mio cranio erano state sostituite con il titanio".
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