Prende il via domenica 21 luglio in prima serata su Italia 1 il nuovo game show. Tgcomw24 ne ha parlato con il conduttore
di Massimo Longoni© Ufficio Stampa Mediaset
Domenica 21 luglio, in prima serata su Italia 1, prende il via "Tilt - Tieni il tempo", il nuovo game show condotto da Enrico Papi che mette in competizione alcuni volti noti dello spettacolo e sport. In ogni appuntamento due squadre formate ciascuna da quattro celebrità, si daranno battaglia mettendosi in gioco attraverso esilaranti prove con un unico denominatore comune: la musica. Ospiti della prima puntata saranno Manuela Arcuri, Joe Bastianich, Elisabetta Canalis, Jasmine Carrisi, Marco Mazzoli, Paolo Noise, Rita Pavone e Peppe Vessicchio. "Ritorno a una grande passione che è quella della musica - dice Enrico Papi a Tgcom24 -, ma vedrete che comunque non è soltanto musica, in questo show c'è molto di più: soprattutto a dominare è il divertimento".
Al centro dello studio un grande disco, che ricorda il “mitico” vinile e si trasforma di volta in volta in elemento fondamentale del programma. Saranno, infatti, decise dalla rotazione del disco le sfide che i due team dovranno affrontare. Al termine di ogni manche la squadra vincente guadagnerà “Il tempo”: i secondi d’ascolto che serviranno per superare la prova finale decretando i quattro campioni della serata che torneranno la settimana successiva.
Tra i giochi di Tilt ci saranno "Sfida Rap", con i concorrenti che si sfidano rappando con parole assegnate dal disco su basi musicali che ne scandiscono il tempo. Inoltre, "Quasi uguale" dove un concorrente entrerà in una cabina insonorizzata e i compagni di squadra dovranno capire, attraverso il suo labiale e le sue movenze, cosa stia cantando. E ancora, “La spintarella”: ogni fazione a bordo di un’auto deve raggiungere il traguardo superando numerosi imprevisti. A decretare la squadra campione di puntata il gioco finale durante il quale ogni team ha a disposizione 60 secondi oltre a "Il tempo" guadagnato nella manche precedenti per indovinare il maggior numero di canzoni.
Qual è il cuore del programma?
Il divertimento. Tilt è un programma completamente di intrattenimento, non è solo un gioco e tanto meno è un quiz musicale. E' proprio divertimento totale in cui personaggi famosi si mettono in gioco, si tolgono le maschere per buttarsi in un'arena televisiva e giocare scontrandosi tra di loro con il comune denominatore che è la musica.
Ormai siamo abituati a una televisione che d'estate va in vacanza lasciando spazio a molte repliche. Tu invece arrivi con uno show nuovo di zecca.
Una volta il televisore rimaneva acceso tutto l'anno e c'era il palinsesto estivo. Io oltre a essere uno che fa televisione sono anche un grande appassionato e un consumatore di televisione, e quindi sono molto contento che quest'anno Mediaset, accanto agli eventi musicali di piazza che in questo periodo vanno benissimo, abbia deciso anche di investire su programmi di intrattenimento puri come Tilt.
Musica che per te è un antico amore, dai tempi di "Sarabanda". E' un ritorno a un mondo che ami?
Io ho fatto tanti programmi, sono uno che rischia, faccio, disfo, eccetera... però la musica e i programmi musicali sono il mio vestito perfetto. Ho sempre rischiato tanto ma nel futuro cercare di fare soprattutto le cose che mi calzano a pannello, e questa potrebbe essere anche un'occasione.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla prima puntata?
Le prime due squadre che si affronteranno promettono faville. Il primo team è capitanato da Peppe Vessicchio, che da buon direttore d'orchestra, in questo caso deve anche dirigere tre pazzi... Una è Elisabetta Canalis, che è veramente scatenata, dentro di lei c'è una ragazzina di 14 anni. Gli altri due sono Marco Mazzoli e Paolo Noise che insomma in radio ne fanno di tutti i colori. Dall'altra parte c'è Rita Pavone che possiamo definire una grandissima esperta di musica. Con lei Joe Bastianich, che è anche un musicista che ha una sua band, e una figlia d'arte come Jasmine Carrisi, figlia di Al Bano. E poi siccome per contrastare la follia del team Vessicchio serviva un elemento altrettanto scatenato c'è Manuela Arcuri. Il team vincente poi tornerà nella puntata successiva.
Quindi anche se si tratta di celebrità ci si può affezionare ai campioni come nei game show tradizionali?
E' un po' come agli Europei di calcio. Da casa tifi per una squadra, se poi perde ne scegli un'altra e tifi per un'altra. La cosa bella e che non avrei mai immaginato è che anche se non c'è un premio in denaro in palio ma solo il Trofeo Tilt, che poi è un disco di plastica dorato, i concorrenti si danno da fare in un modo incredibile. Questo un programma che mi fa proprio divertire come non mi accadeva da tempi di Sarabanda. E lì si trattava di un game dove c'erano in palio milioni di euro. Qui invece è puro divertimento, devi solo gestire la follia dei protagonisti.
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Un'altra particolarità di "Tilt" è che non si tratta di un format...
No, è un programma mio che mi sono cucito addosso e anche questa cosa che Mediaset abbia deciso di rischiare con un programma che non è stato mai testato è molto bella. Io non sono contro i format presi dall'estero, ha senso investire su un progetto che sai già come è andato e del quale conosci i punti di forza, però è necessario anche proporre cose nuove e credo che Mediaset abbia una potenza che può permetterle di sperimentare.
Prima hai citato Sarabanda, ovviamente. Credi che oggi quel programma li potrebbe avere ancora l'impatto devastante che ha avuto all'epoca?
Credo di sì. Forse è arrivato il momento di prendere quel format e quel modo di fare il quiz con la musica e renderlo più attuale, attualizzando anche quelli che sono i meccanismi. Sicuramente poter rifare un discorso tipo "Sarabanda" oggi mi piacerebbe molto, è proprio "il mio". Perché altrimenti sperimenti e sperimenti e alla il pubblico a un certo punto non capisce più chi sei. "Tilt" in questo senso è un ritorno per me a quello che più mi piace.
Che estate ti aspetta?
Soprattutto di lavoro. Le puntate sono state tutte registrate ma io seguo anche tutta la fase di preparazione, di montaggio, e comunque quando hai una trasmissione in onda durante la settimana se ci sono da fare delle variazioni e delle migliorie, le facciamo. Con la testa sei sempre presente. Insomma, Mediaset quest'anno non mi ha mandato in vacanza.