A "Verissimo” il cantante parla del rapporto con la sua terra d'origine: "Tornarci, per esibirmi, è stato incredibile"
"Avevo 13 anni quando me ne sono andato dall'Albania. Sentivo nelle orecchie il rimbombo del battito cardiaco, talmente tanta era l'ansia, e nient'altro". Ospite a "Verissimo", dove ha cantato anche il nuovo pezzo "Milano non esiste", Ermal Meta racconta il complicato rapporto con la sua terra d'origine. "C'era un silenzio incredibile, tombale", aggiunge il cantautore.
Proprio in Albania, a Tirana, Meta è tornato la scorsa estate, per tenere il suo primo concerto in uno stadio. "L'emozione è stata veramente tanta", ricorda l'interprete di "Vietato morire". "Mi hanno consegnato le chiavi della città e nelle orecchie, quella volta, c'era la mia musica. Mi vengono i brividi anche adesso".