Festival di Sanremo 2025, le immagini della serata finale
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La 75esima edizione del Festival si è conclusa, ecco le pagelle
di Massimo Longoni© IPA
Si è chiuso il Festival di Sanremo 2025 condotto da Carlo Conti, con il trionfo di Olly con "Balorda nostalgia". Ecco le pagelle definitive, che prendono in considerazione tutto il percorso fatto dagli artisti in questa settimana di musica. Nonostante sia rimasta a sorpresa fuori dalla cinquina finale Giorgia ha fatto un gran Festival coronando un anno che l'ha vista tornare a grandi livelli di popolarità. Bene anche i debuttanti Lucio Corsi e Brunori SAS. Per qualcuno un'esperienza con più amarezze che soddisfazioni.
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Francesca Michielin - "Fango in paradiso" Per lei un Sanremo importante perché rappresentava il ritorno dopo un momento buio. Può essere il punto di ripartenza ma il brano non aveva spalle abbastanza grandi da poter incidere in un simile affollamento, nonostante esecuzioni senza sbavature. 6
Willie Peyote - "Grazie ma no grazie" La sua presenza è una garanzia di proposta brillante, ironica e intelligente. Al suo secondo Festival si conferma una piacevole boccata di aria fresca, anche con questa bossa nova che sa un po' di Daniele Silvestri. 7
Marcella Bella - "Pelle diamante" Mancava dall'Ariston da 18 anni e tutto sommato, nonostante l'ultimo posto finale, ha dimostrato che in tutto questo tempo non avrebbe certo sfigurato rispetto a gente passata di qua. Difficile la sua canzone possa ripetere l'exploit dei Ricchi e Poveri, ma le vie di TikTok sono infinite. 6+
Bresh - "La tana del granchio" La sua ballad acustica parte bene, con riferimenti chiari al cantautorato ligure, non solo De Andrè ma anche Fossati. Peccato venga annacquata poi da un ritornello che manca di originalità. Resta la sensazione di un'occasione persa, ma ha comunque nobilitato la sua presenza con la serata delle cover. 6,5
Modà - "Non ti dimentico" Rispetto ad altri partecipanti è come se fossero rimasti sempre in seconda fila. La canzone è 100% Modà e Kekko ha cantato comunque con passione tutta la settimana nonostante i dolori per una caduta. Potranno capitalizzare con il prossimo tour. 5,5
Rose Villain - "Fuorilegge" Al secondo Festival consecutivo tiene il palco con sempre più sicurezza e anche la canzone che in partenza sembrava avere una marcia in meno rispetto a quella dell'anno scorso ha mostrato solidità e fascino. Avrebbe potuto giocarsi meglio la serata cover, ma un Festival ampiamente positivo. 7,5
Tony Effe - "Damme 'na mano" Era tra i personaggi più attesi, per le polemiche del recente passato e per la svolta da cantautore "de core".
Se già la canzone ha i suoi cedimenti, l'interpretazione deve arrivare a sorreggerla. Da questa esperienza ne esce con più di un punto interrogativo. 5
Clara - "Febbre" Dopo l'anno scorso poteva essere il Festival del lancio definitivo e invece, complice una canzone poco organica e brillante, ha fatto un passo indietro. Peccato perché, bella ed elegante, ha una voce (mostrata in pieno nella serata cover) che meriterebbe di essere valorizzata meglio. 6-
Serena Brancale - "Anema e core" Ha dimostrato nella serata delle cover di avere doti vocali che le permetterebbero ben altro rispetto a questo brano non così elegante e che oltretutto ricorda fortemente altre canzoni. Però tra ritornello e tutta una serie di mossette coreografiche facilmente memorizzabili e riproducibili, siamo sicuri che alla lunga avrà ragione lei. 5
Brunori SAS - "L'albero delle noci" La qualità della scrittura di Brunori non è certo una sorpresa, ma il rischio era che nel circo sanremese finisse stritolato dallo spettacolo. E invece si è ritagliato un meritato posto al sole sulle note di una canzone delicata e affatto banale. 8
Francesco Gabbani - "Viva la vita" La sua è stata una partenza in salita ma alla fine la canzone ha svelato una sua classicità soul. Per lui l'Ariston è casa, e si avverte. 6,5
Noemi - "Se t'innamori muori" L'avventura sanremese è partita in maniera folgorante, con un'esibizione di grande pathos la prima sera. Poi è sembrata perdere qualcosa, per quanto la sua voce sia sempre un valore aggiunto. Nella serata delle cover però l'impresa era improba. 7
Rocco Hunt - "Mille vote ancora" Torna ai temi cara della nostalgia e della denuncia sociale, ma questa volta il vestito messo al suo testo è meno a fuoco che in passato. 5,5
The Kolors - "Tu con chi fai l'amore" La ricetta è sempre la stessa da un po' anche se questa volta il tocco di Calcutta ha aggiunto qualche sapore a una canzone che cresce con gli ascolti invece di stancare. Nell'ultima uscita tirano fuori dalla manica l'asso Fru dei The Jackal in versione Mauro Repetto, in una performance danzereccia dadaista che rende bene la leggerezza del brano. 6,5
Olly - "Balorda nostalgia" Andrebbe premiata già l'incoscienza con cui farcisce il testo con una quantità improbabile di parole con la "erre" che lui arrota felice. Al di là di questo, prima di essere incoronato, aveva già vinto essendo la sua la canzone più ascoltata in streaming. Comunque apprezzabile la grande energia messa in ogni performance. 7+
Achille Lauro - "Incoscienti giovani" Rispetto al passato ha mostrato un'altra faccia. A partire dalla canzone, un lentone appassionato e struggente, per passare al look, sempre ricercato ma improntato all'eleganza, anche se per l'ultima serata si presenta con una semplice t-shirt bianca. Protagonista dall'inizio alla fine. 7,5
Coma_Cose - "Cuoricini" Estrosi e stravaganti nel look, piacioni con ironia nella canzone. Inutile girarci intorno, "Cuoricini" rischia di diventare tormentone fino alla noia, però bisogna ammettere che dal primo ascolto la percezione è migliorata di molto. 6,5
Giorgia - "La cura per me" Un Festival da incorniciare a coronare un anno che l'ha vista tornare alla grande popolarità. La canzone scritta da Blanco rende giustizia alla sua voce che una volta tanto non va sprecata e ha tutti i crismi per durare nel tempo. 8,5
Simone Cristicchi - "Quando sarai piccola" È stato uno dei protagonisti assoluti di questa edizione con un testo su un tema difficile che lui è riuscito a trattare con misura. Testo che sovrasta la canzone e alla finisce con l'esserne un limite. 7
Elodie - "Dimenticarsi alle 7" Elegante, impeccabile nelle interpretazioni, è rimasta in una sorta di limbo a causa di una canzone che non spicca il volo quando dovrebbe. Quanto avrebbe potuto dare in più lo si è visto nella serata cover. 6,5
Lucio Corsi - "Volevo essere un duro" Già cantautore di culto, è riuscito nell'impresa di portare la sua poetica intatta anche in un contesto per lui così alieno come quello del Festival. E ha preso il pubblico per mano e lo ha portato con sé. 8,5
Irama - "Lentamente" Ormai è un habitué dell'Ariston ma rispetto alle volte precedenti ha portato un pezzo troppo cerebrale e non valorizzato da un uso eccessivo di effetti sulla voce. 5,5
Fedez, "Battito" Difficile parlare di lui come di una sorpresa, ma tale è stato. Tutti si aspettavano gossip, polemiche, provocazioni. Tutto tranne che una canzone degna di essere considerata. E invece lui si è imposto solo con la musica e il piazzamento nella cinquina finale è pienamente meritato. 7,5
Shablo feat. Guè, Tormento, Joshua - "La mia parola" Hanno portato per una settimana sul palco dell'Ariston un bell'esempio di rap old school fatto bene, con flow di qualità e vibrazioni black. 7+
Joan Thiele - "Eco" Piacevole sorpresa per il grande pubblico si è rivelata per quello che è: una cantautrice di gusto e con una spiccata personalità. 7
Massimo Ranieri - "Tra le mani un cuore" Firme di lusso (Tiziano Ferro e Nek) per un brano classico con stile, che lui ha interpretato bene ma che è evidente che fuori da questo contesto avrà il fiato corto. Peccato abbia sprecato l'occasione della serata cover. 6+
Gaia - "Chiamo io chiami tu" La prima partecipazione all'Ariston non aveva lasciato segni, dopodiché nell'ultimo anno alcuni singoli azzeccati l'avevano messa al centro della scena. Il ritorno a Sanremo è un nuovo colpo a salve. 5,5
Rkomi - "Il ritmo delle cose" In un'edizione ad alto tasso di melodia lui alza un po'... il ritmo. Però non basta per salvare una canzone gracilina. 5,5
Sarah Toscano - "Amarcord" Con gli ascolti si fa largo l'idea che la canzone, con un arrangiamento meno omologato sul già sentito, avrebbe potuto rendere di più. Lei comunque da debuttante ha tenuto il palco con disinvoltura con un picco nella serata cover. 6,5