Festival di Sanremo 2025, le immagini della quarta serata
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Quarta serata, con i duetti: tra i migliori Giorgia con Annalisa, Serena Brancale con Alessandra Amoroso e Lucio Corsi con Topo Gigio
di Massimo Longoni© IPA
Quarta serata del Festival di Sanremo 2025 condotto da Carlo Conti, dedicata alle cover e ai duetti. Diverse le esibizioni di grande qualità: dallo sfoggio vocale di Giorgia e Annalisa alla carica di Elodie con Achille Lauro. Tenero il duetto tra Lucio Corsi e Topo Gigio, sorprendente per afflato soul quello tra Serena Brancale e Alessandra Amoroso. Divertono con un pizzico di malinconia i Coma_Cose.
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Rose Villain e Chiello - "Fiori rosa fiori di pesco" Una prima parte calligrafica che finisce con l'essere meglio della seconda, dove la tensione sale, l'orchestra prende spazio ma sia Rose che Chiello perdono la misura. Squilibrata. 5
I Modà e Francesco Renga - "Angelo" Non ci discosta molto dall'originale per una rilettura bene eseguita ma che non sfonda. 6
Clara e Il Volo - "The Sound of Silence" Ci vuole coraggio a prendere una canzone che si intitola il suono del silenzio ed è un mirabile esempio di delicatezza sonora e usarla per farne sfoggio di potenza vocale. Detto questo, Clara mostra doti che nelle sue canzoni rimangono spesso nascoste e l'impasto con il trio è ben costruito. 6+
Tony Effe e Noemi - "Tutto il resto è noia" La scelta di Tony Effe ha una sua coerenza nell'ottica del riposizionamento in chiave cantautorale. Ma è proprio questo riposizionamento il punto debole. Le due voci oltretutto si amalgamano a fatica. 5
Francesca Michielin e Rkomi - "La prima stella di Broadway" Altro duetto tra cantanti in gara. Duetto fino a un certo punto perché in realtà la Michielin è in gran parte protagonista. Resa delicata e romantica. 6,5
Lucio Corsi e Topo Gigio - "Nel blu dipinto di blu" L'accoppiata più imprevedibile e comunque del tutto credibile. Ne esce una versione rispettosa ma che trasporta la canzone in un mondo di favola nella quale si trova benissimo. 7,5
Serena Brancale e Alessandra Amoroso - "If Ain't Got You" Si ascolta la Brancale mettersi alla prova con il soul di Alicia Keys e ci si domanda: perché non nobilitare il proprio talento così anche nelle proprie canzoni? L'Amoroso regala una timbro diverso che completa una versione di grande effetto. 8
Irama e Arisa - "Say Something" La scelta del brano di Cristina Aguilera è una delle più originali della serata e forse non azzeccatissima. Arisa meritava di essere sfruttata più e meglio. 5
Gaia e Toquinho - "La voglia, la pazzia" Gaia porta le sue origini e il suo mondo di riferimento sul palco nella persona di un mostro sacro come Toquinho. Il duetto ha una sua delicatezza ma il paragone con Ornella Vanoni, soprattutto su questo pezzo, è una vera montagna da scalare. 6
The Kolors e Sal Da Vinci - "Rossetto e caffè" Vanno sul sicuro, con una canzone dall'anima popolare che nell'ultimo anno è diventata una delle più virali su TikTok. Inutile dire che trasformano l'Ariston in una grande sala da ballo. 6,5
Marcella Bella e Twin Violins - "L'emozione non ha voce" Marcella rende un sentito omaggio a suo fratello Gianni (autore del brano e in prima fila ad assistere). L'apporto dei violinisti ospiti è al limite del superfluo, ma in questo caso c'è sia l'emozione che la voce. 7
Rocco Hunt e Clementino "Yes I Know My Way" I due con Pino Daniele ci avevano cantato e proprio da un video di quel momento parte una versione adrenalinica della canzone, dove anche le barre in napoletano aggiunte per l'occasione sono coerenti con il contesto e non disturbano. 7+
Francesco Gabbani e Tricarico - "Io sono Francesco" I due Francesco rivisitano il brano di Tricarico in forma di filastrocca quasi recitata, dove il testo emerge in tutta la sua profondità, una profondità che spesso è stata oscurata dal verso iconico "puttana la maestra". 7-
Giorgia e Annalisa - "Skyfall" Un brano di bellezza strepitosa per due cantati che gareggiano per bravura. Cosa può andare storto? Niente, appunto. Anche se più che essere le voci al servizio della canzone sembra il contrario e così manca un po' di emozione. Ma è proprio cercare il pelo nell'uovo. 8
Simone Cristicchi e Amara - "La cura" Una delle canzoni più difficili da interpretare perché, come molte di Battiato, solo il suo autore era in grado di farla brillare compiutamente conoscendone il senso profondo. E, nonostante la forte intesa che si percepisce tra i due e l'inserimento di un salmo in aramaico, la regola viene onorata anche stasera. 6
Sarah Toscano e Ofenbach - "Overdrive" Rispetto alle serate precedenti Sarah dimostra che, alle prese con un brano più convincente, è in grado di crescere anche lei. 6,5
Coma_Cose e Johnson Righeira - "L'estate sta finendo" Apertura piano e voce con il verso iniziale cambiato in "Sanremo sta finendo", poi entra Johnson e la canzone rientra nei binari dell'originale. Bravi a lasciare a Johnson lo spazio meritato e a non tradire il sottofondo malinconico del brano. 7-
Joan Thiele e Frah Quintale - "Che cosa c'è" La vocalità dei due sembra adatta a rendere bene la canzone di Gino Paoli ma alla fine l'impressione è che si rimanga un po' in superficie. 6+
Olly e Goran Bregovic con Weeding Funeral Band Grande divertimento ed energia sul palco per Olly che dimostra di avere padronanza del pezzo anche in una versione alternativa. 6,5
Achille Lauro ed Elodie - "A mano a mano/Folle città" Armonizzazioni azzeccate nella canzone di Cocciante, resa in forma intima, mentre con il passaggio alla Bertè Elodie sfoggia un graffio inedito e centratissimo, e il duetto si carica di sensualità. 8
Massimo Ranieri e Neri per caso - "Dimmi quando" Ranieri interpreta come sa, i Neri per caso sono sempre bravissimi, ma alla fine non si va molto più in là del compitino, per quanto eseguito perfettamente. 5,5
Willie Peyote con Tiromancino e Ditonellapiaga - "Un tempo piccolo" Tutto fatto a modino, cantando bene (soprattutto Ditonellapiaga) e con l'orchestra che avvolge il trio. Ma l'arrangiamento è troppo levigato e l'anima di Califano si stempera. 5,5
Brunori SAS con Dimartino e Riccardo Sinigaglia - "L'anno che verrà" La canzone di Dalla viene rivoltata come un calzino in chiave acustica, con le chitarre in posizione dominante. Raffinata ma non travolgente. 6+
Fedez e Marco Masini - "Bella stronza" Masini canta e Fedez ci mette le barre. Al di là del collegare le parole di Fedez a "personaggi noti", il mix in chiave hip hop è di grande effetto. 7
Bresh e Cristiano De André - "Creuza de ma" Un'esibizione funestata da problemi tecnici, con tanto di stop e ripartenza, ingiudicabile. Vengono fatti esibire una seconda volta e rendono giustizia al capolavoro di De Andrè (padre). 7,5
Shablo feat Guè, Joshua e Tormento con Neffa - "Amor de mi vida/Aspettando il sole" Momento di purissimo hip hop: beat soffusi, flow di qualità e grande atmosfera. 7+