Festival di Sanremo 2025, le immagini della terza serata
© IPA
© IPA
Si sono esibiti i restanti 14 Big dopo i primi 15 di mercoledì, livello più omogeneo con pochi picchi verso l'alto
di Massimo Longoni© IPA
Terza serata del Festival di Sanremo 2025 condotto da Carlo Conti. Si sono esibiti i restanti 14 Big dopo i primi 15 di mercoledì. Nel complesso il livello è sembrato più omogeneo rispetto alla serata precedente, ma anche con meno picchi verso l'alto. Sempre bene Brunori Sas, che si conferma tra le cose migliori sentite, crescono le canzoni di Irama e Francesco Gabbani.
© IPA
© IPA
Clara - "Febbre" Anche al secondo passaggio restano tutte le riserve su questo brano multiforme: il ritornello ha un suo appeal ma ci si arriva in modo faticoso. Eppure qualcosa ci dice che sui social andrà alla grande. 5,5
Brunori SAS - "L'albero delle noci" Il suo è cantautorato di gran classe, e non importa se qua e là si avvertono echi di questa o quella canzone. 7,5
Sarah Toscano - "Amarcord" È la più giovane sul palco e lo si vede soprattutto in una personalità ancora da costruire, personalità che questa canzone non contribuisce a delineare ricordando troppo altre popstar nostrane (e non). Ancora acerba, ma ne ha tutto il diritto e ha tanta strada davanti a sé. 5,5
Massimo Ranieri - "Tra le mani un cuore" Tiziano Ferro e Nek hanno confezionato per lui un brano classico ma non polveroso e nel festival della melodia riesce a sembrare più giovane di tanti giovani. 7+
Joan Thiele - "Eco" Lei canta in maniera suadente un brano dagli orizzonti ampi, che vanno dall'alternative odierno (St. Vincent) alle melodie che portano direttamente agli anni 60. 7
Shablo feat. Guè, Joshua, Tormento - "La mia parola" Vibrazioni black e rap "old school" fatto come si deve. Chissà se Sanremo è la vetrina giusta per un brano come questo, però potrebbe fare strada. 6,5
Noemi - "Se t'innamori muori" Rispetto alla prima uscita un passo indietro. In un brano dalla scrittura pulita ma non particolarmente originale è l'interpretazione a fare la differenza e stasera scorreva meno adrenalina. 6,5
Olly - "Balorda nostalgia" È arrivato a Sanremo indicato da molte parti come tra i favoriti. La sua interpretazione è sempre appassionata ma la sua ballad sembra comunque un passo indietro rispetto ad altri contendenti. 6,5
Coma_Cose - "Cuoricini" Rispetto agli esordi Fausto e California hanno sacrificato parte della loro originalità sull'altare del tormentone da clip. Sempre divertenti ma meno interessanti. Dal loro punto di vista però un cambio dal saldo positivo. 6-
Modà - "Non ti dimentico" Il pop rock della band ha un marchio di fabbrica riconoscibile, forse in questo caso un po' troppo rimandando a diversi brani del passato. 5,5
Tony Effe - "Damme 'na mano" Dopo la prima uscita in bianco e con i tatuaggi coperti, si presenta nella versione "bad boy", in nero e con i tatuaggi in bella vista. La canzone però non guadagna punti nonostante un'esecuzione più sicura e precisa. 5
Irama - "Lentamente" Sarà che rispetto alla prima serata il riverbero sulla voce rientra su livelli accettabili o che lui ha smaltito un po' di tensione. Fatto sta che quella che era apparsa una canzone eccessivamente fredda e cerebrale acquista calore. 6,5
Francesco Gabbani - "Viva la vita" Continuiamo a preferire il Gabbani più scapestrato e sorprendente, però la canzone, al secondo ascolto, ha una sua dignità autoriale che lui nobilita con una interpretazione precisa e gigionesca al punto giusto. 6+
Gaia - "Chiamo io chiami tu" Ci immaginiamo la quantità di video che saranno fatti su quel frenetico "chiamo io chiami tu" a tutta velocità, più difficile pensare possa farsi largo qui all'Ariston. 6-