SUPER OSPITE

Sanremo 2025, Benigni: "Trump vuole anche la Liguria" | "Giorgia? Me ne intendo di musica, ci sarà per molti anni"

L'attore toscano ha aperto la quarta serata, dedicata alle cover, con un monologo e cantando "L'inno del corpo sciolto" (opportunamente censurato...)

15 Feb 2025 - 12:16
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È toccato a Roberto Benigni, super ospite a sorpresa, aprire la quarta serata del Festival di Sanremo 2025, quella dedicata alle cover. A differenza delle ultime apparizioni nessun monologo dedicato a temi alti come Dante o la Costituzione ma un siparietto di battute "alla vecchia maniera" con Carlo Conti a fare da spalla. Benigni ha spaziato dalla politica internazionale a quella di casa nostra. "Trump dopo il Canada e la Groenlandia vuole la Liguria - ha detto -. È proto a mettere i dazi sulle trofie al pesto". Poi è passato a Elon Musk. "Sai chi ci sta guardando? Elon Musk. È interessatissimo all'Italia, figurati se non vede Sanremo. Su X ha già votato per il vincitore. Giorgia - ha detto giocando sullo stesso nome della cantante e del premier Meloni -. C'era anche l'anno scorso e l'anno prima, e dai retta a me, ci sarà per diversi anni. Ci sarà per un po' di tempo, te lo dico io che mi intendo di musica". 

Roberto Benigni al Festival di Sanremo 2025, le foto

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Diversi i riferimenti di Benigni alla politica. "La politica non c'è, Sanremo si sa è una situazione tesa - ha detto -. Ho visto Marcella Bella, le ho detto Bella ciao, è successo un casino, non si può, per par condicio ho dovuto salutare anche i Neri per Caso". Poi una frecciata al ministro Salvini. "Bravo, ti ho visto dappertutto - ha detto rivolgendosi a Conti -. Se mettete ora su Rai2 c'è lui in diretta, è capace di fare due programmi in diretta. Il Festival è magnifico, tutti parlano solo del festival. Carlo, hai fermato l'Italia, dovresti fare il ministro dei trasporti. Lo faresti in maniera straordinaria". Poi una battuta autoironica: "In politica siamo abituati a salire sul carro del vincitore, ad esempio ora ha vinto la destra e tante persone che erano dichiaratamente di sinistra si sono buttate a destra, questa è una cosa brutta - ha detto -. A noi di Fratelli d'Italia questa cosa non piace per niente. Ne parlavo con Ignazio ed è d'accordo con me", ha aggiunto citando il presidente del Senato La Russa.

Poi è tornato a personaggi della politica internazionale. "Musk è potente, ricchissimo, vuole conquistare l'Italia, vuole il potere in Italia, sta preparando la marcia su Roma, al grido di 'o Roma o Marte'" ha detto storpiando la celebre frase di Giuseppe Garibaldi ("O Roma o morte") per riferirsi ai progetti di Musk di arrivare su Marte. "Ma non solo lui, Trump segue Sanremo - ha proseguito -, lo vuole rifare grande, lo segue da Mar-a-Lago, vuole Vasco Rossi, Mina, Celentano, 'make Sanremo great again'. Vuole tutta la Liguria, dopo la Groenlandia, come 53esimo Stato degli Usa. Ha detto: o la Liguria lo accetta, o metto un dazio del 200% sulle trofie al pesto".

Poi Benigni, imbeccato da Carlo Conti, ha intonato "L'inno del corpo sciolto", celebre canzone dei suoi inizi di carriera, opportunamente "censurata" dei termini meno opportuni per una prima serata. In chiusura, le parole di affetto e di sostegno per Mattarella, che due anni fa spettatore d'eccezione del suo show sulla Costituzione: "Si commosse, si divertì e commuovere il presidente è un'emozione che ti entra dentro il corpo e l'anima, perché è una persona straordinaria. Presidente, siamo sempre vicini alle sue parole, ci riconosciamo, non abbiamo mai sentito uscire da lei una parola che non fosse di verità e di pace. Siamo orgogliosi di essere rappresentati da lei, per la sua dignità e umanità". "A lei tutta la solidarietà del popolo italiano", gli fa eco Conti. Parole che suggellano il festival più ecumenico di sempre.

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