Festival di Sanremo, le pagelle dei 14 Big
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Arisa, Noemi e Renga in pole position ma le sorprese potrebbero arrivare dal soul di Raphael Gualazzi con Bloody Beetroots e i brani radiofonici dei Perturbazione
Diciamolo subito, i favoriti alla vittoria - o ai primi tre posti - del Festival di Sanremo sono e rimangono: Arisa, Noemi, Francesco Renga e Giusy Ferreri. Ma, come insegna la storia della kermesse, le sorprese sono dietro l'angolo. Tgcom24 segnala il soul potente di Raphael Gualazzi con Bloody Beetroots (si presentano sul palco con un coro gospel) e i Perturbazione con i due brani più radiofonici. Saranno loro gli outsider?
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Arisa – Delicata, potente in bilico tra amore e tenerezza con "Lentamente (Il primo che passa)" (8) e "Controvento" (6)
Noemi – Carica come non mai, ha voglia di stupire e spiazzare con nuove sonorità ma con moderazione: "Bagnati dal sole" (7) e "Un uomo è un albero" (6)
Raphael Gualazzi con Bloody Beetroots – Una delle sorprese del Festival per la mescolanza sorprendente di soul potente ed elettronica: "Liberi o no" (7/8) e "Tanto ci sei" (8)
Perturbazione – La band viene dalla gavetta e ha sempre conquistato la critica. Ora rilancia con due forti brani radiofonici, allegri: "L'unica" (8) e "L'Italia vista dal bar" (7)
Cristiano De André – Tale padre, tale figlio. Un talento indiscutibile, poeta dei sentimenti e dell'animo. Duro ma allo stesso tempo morbido come una piuma di dolce musica: "Invisibili" (7) e "Il cielo è vuoto" (9)
Renzo Rubino – Il vincitore del Premio della Critica dei Giovani dello scorso anno entra di diritto nei Big. Solido, maturo, sincero in "Ora" (7) e "Per sempre e poi basta" (6)
Ron – Il cantautore ha una storia di tutto rispetto alle spalle. Forse avrebbe dovuto osare di più, 'graffiare' anziché ripetersi. Poco coraggioso: "Un abbraccio unico" (5/6) e "Sing in the rain" (5)
Frankie hi nrg - mc – O si ama o si odia. Ma come riesce a fotografare l'Italia lui, pochi altri rapper in Italia: "Pedala" (6/7) e "Un uomo è vivo" (6)
Giuliano Palma – Giuliano Palma canta Giuliano Palma. Chi apprezza il genere, apprezzerà due brani – sin troppo - simili: "Così lontano" (5) e "Un bacio crudele" (5)
Riccardo Sinigallia – Cantautorato di qualità, forse sconosciuto ai più anche se le capacità di giocare con parole e musica sono innegabili: "Prima di andare via" (6) e "Una rigenerazione" (6)
Francesco Renga – Ha voglia di vincere. Si vede, si sente. Perciò i due brani proposti sono uno "A un isolato da te" (5) un marchio di qualità 'alla Renga' e l'altro una (bella) novità firmata da Elisa ossia "Vivendo adesso" (7/8)
Antonella Ruggiero – Che voce! Elegante, unica ma... distaccata. Forse manca di pathos e questo un po' arriva alla pancia della gente: "Quando balliamo" (6) e "Da lontano" (7)
Giusy Ferreri – Un gradito ritorno con un brano "L'amore possiede il bene" (6/7) dalle sonorità moderne e l'altra (una ballad) che lentamente si insinua nel cuore "Ti porto a cena con me" (8)
Francesco Sarcina – E' una delle voci maschili più belle che abbiamo in Italia e le due canzoni ne valorizzano le potenzialità. Prima volta da solista. O la va o la spacca: "Nel tuo sorriso" (6) e "In questa città" (7)