A "Verissimo" parla l'ex campione di nuoto dopo l'assoluzione dalle accuse di doping: "Finalmente sono libero"
"Fino all'ultimo credevo e speravo di vincere. Finalmente sono libero". Fabio Magnini si racconta a Silvia Toffanin nel salotto di "Verissimo". Pochi giorni fa ha vinto la battaglia più importante – a livello sportivo – della sua vita: l'assoluzione da parte del TAS (Corte di Arbitrato di Losanna) dalle accuse di doping. I guai cominciano alla fine di maggio del 2017: "Quella mattina è iniziato l'incubo. Non avrei mai pensato di vedere il mio nome associato al doping. Alcuni giornalisti mi hanno avvertito che sui giornali era uscita questa notizia: l’ho scoperto così e lì è iniziato il mio incubo. Ho scoperto così anche di essere indagato. È stata una dura battaglia, forse una delle più importanti. C'è voluto tempo, perché sono serviti tre anni. È servito l'affetto delle persone che mi hanno detto di andare avanti. Io sono un capoccione, come lo ero nelle gare. Fino all'ultimo credevo e speravo di vincere. Finalmente sono libero", è lo sfogo di Magnini, che poi aggiunge: "Ognuno di noi deve combattere delle battaglie, ma quando combatti contro quella che tu vedi come un’ingiustizia, come qualcosa che non hai fatto, è un dolore pazzesco. Per fortuna è finita bene, ma è stato un percorso complicato per me e per le persone che mi sono state vicino. Ma sono convinto che il 99% degli atleti non ce l’avrebbe fatta, perché io ho vissuto gli ultimi tre anni sentendomi una persona sbagliata". Filippo parla anche del suo libro, appena terminato. “Ho raccontato tutto in un libro, 'La resistenza dell'acqua', pubblicato da Sperling & Kupfer, che ho finito di scrivere il giorno della sentenza del TAS, il 27 febbraio. Qui dentro c'è tutta la mia vita e anche la rabbia di questi ultimi tre anni, perché questi sono anni che non tornano. Il libro si conclude come i film americani, per fortuna: con il lieto fine". Presto sarà sposo di Giorgia Palmas. “Stiamo preparando il matrimonio. Questi ultimi tre anni sono stati i più difficili, ma grazie a Giorgia sono stati anche i più belli”. "Sei pronto per fare l'allenatore?", chiede Silvia. "Allenatore ancora no, ma potrei essere ancora in grado di fare l'atleta". La conduttrice lo incalza: "Quindi tornerai a gareggiare?". "Vedremo... Ti lascio con questo dubbio. Lasciamoci con un ‘chissà...’".