L'ex concorrente di "Temptation Island" ospite sabato 9 febbraio a "Verissimo"
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Francesco Chiofalo parla per la prima volta in televisione della malattia che lo ha colpito a dicembre scorso. L'ex concorrente di "Temptation Island" è ospite sabato 9 febbraio alle 16.00 a "Verissimo", su Canale 5. A Silvia Toffanin racconta la scoperta del tumore al cervello, l'operazione subìta e confida di pensare al futuro: "Vorrei diventare papà. Oggi cerco una donna che mi ami davvero per come sono, che mi guardi e mi dica che sono bello".
"Ho subìto un intervento al cervello, della durata di 14 ore. Lo scorso luglio sono stato coinvolto in un incidente e dalla prima Tac era emerso solo che un grumo di sangue doveva riassorbirsi. Dopo qualche mese, una seconda Tac di controllo ha mostrato, invece, che la macchia si era ingrandita ed era in realtà un tumore al cervello, che doveva essere urgentemente operato", racconta il ragazzo.
Ricordando quei momenti drammatici rivela: "L’operazione avrebbe potuto portarmi un rischio dell’80% di cecità, paralisi, danni mnemonici. La notte prima di essere operato è stata la più brutta della mia vita, non ho dormito e ho pensato a tutte le piccole cose che mi sarebbero mancate, come mangiare un panino con mio padre o guardare la tv con mia madre. Quando mi hanno diagnosticato il tumore una delle paure più grandi è stata non poter diventare padre" - e aggiunge - "Sono stato intubato per cinque giorni. Quando ho ripreso coscienza ho cercato di capire se muovevo tutti gli arti, ma la prima cosa che ho voluto fare appena sveglio, è stata vedere mia madre per dirle che ce l’avevo fatta".
Il "Lenticchio" di "Temptation Island" spiega anche la scelta di raccontare l'iter della propria malattia via social: "Ho voluto raccontarlo sui social perché non so recitare, non potevo fingere che andasse tutto bene. Ero disperato. Non sono mai stato una persona eccessivamente fortunata e davo per scontato che sarebbe stata la mia fine. Ho voluto pubblicare la foto della cicatrice dopo l’operazione perché è il segno di una battaglia e non c’è niente di cui vergognarsi. L’affetto del pubblico mi ha sorpreso. So che in molti hanno pregato per me e sono sicuro che le preghiere sono state ascoltate".