L'ospite di Silvia Toffanin ha parlato dei suoi sogni e del suo successo
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Gabriel Garko a Verissimo si racconta a 360 gradi. L’attore ricorda chiacchierando con Silvia Toffanin la sua infanzia: “Quando ero piccolo ho rischiato di dar fuoco alla cucina, ho dato fuoco ad un campo di grano dietro casa, avevo il vizio di dare fuoco ai Lego, insomma avevo un rapporto particolare col fuoco. Mia mamma addirittura mi ha messo la pettorina e mi teneva al guinzaglio perché non stavo mai fermo, mi chiamavano Gabriel il tornado.
L’attore ha parlato poi del suo rapporto coi fan: “Io la popolarità cerco più o meno di gestirla, ma è diventata ingestibile da quanto ci sono i cellulari con le foto. Arrivati ad un certo punto il pubblico ama distruggere, soprattutto sui social. Addirittura una volta mi hanno seguito in un bagno dell’autogrill col telefonino per pizzicarmi mentre facevo la pipì. La gente perde il controllo deve farti le foto nei momenti più sgradevoli”, ha aggiunto Garko.
Parlando dei social e delle critiche degli haters online ha poi specificato: “La mazzata più forte l’ho avuta quando mi hanno detto che mi ero rifatto. Sono cosciente del mio aspetto fisico e so che sono arrivato al successo grazie al mio aspetto fisico, e lì pensavo di essere inattaccabile. Invece non è stato così”. Gabriel ha poi ammesso: “Faccio il mio lavoro per me, ma soprattutto per il pubblico. Poi però sparisco perché mi è capitato di non riconoscere più me stesso allo specchio e mi sono spaventato. Sono andato a Parigi e sono scappato per 15 giorni. Dopo un po’ tendi a perdere il contatto con la realtà e diventi quello che gli altri vedono e non va bene”.