L'atleta si confida con Rosy Chin: "Io non sono così con i miei figli"
È un rapporto di forte intesa quello che lega Alex Schwazer al padre. Lo racconta l'atleta nella Casa del "Grande Fratello" mentre chiacchiera con Rosy Chin. Il padre di Schwazer è stato sempre molto presente nella sua vita costellata di successi, ma anche di gravi momenti di crisi e depressione. "Non si è perso nulla, era molto presente nella mia attività sportiva. Credeva in me, solo che era molto orientato al risultato", considera.
Marciatore campione olimpico a Pechino 2008, Alex Schwazer è entrato nella Casa del "GF" per far conoscere la sua storia. "Dopo le Olimpiadi di Pechino 2008 avrei avuto bisogno di riposare, ma non era il mio modo di pensare. Dovevo allenarmi sempre meglio e per questo sono incappato nel doping e poi sono caduto in depressione. Non stavo bene e pensavo che il doping fosse la via d'uscita: sbagliavo, ma in certi momenti è difficile rendersene conto", ha dichiarato nel suo video di presentazione andato in onda nella prima puntata del reality di Canale 5.
Schwazer al "GF" passa molto del suo tempo ad allenarsi, lo deve fare perché spera di qualificarsi alle prossime Olimpiadi. Ciononostante, l'atleta non si risparmia nel raccontarsi e nel conoscere gli altri concorrenti nella Casa. Proprio durante una conversazione con la chef italo-cinese, Rosy Chin, parla del rapporto con suo padre che lo ha sempre sostenuto nella sua carriera sportiva, ma che è stato sempre molto concentrato sui suoi risultati. "Quindi tu eri stimolato a fare bene non tanto per la tua soddisfazione, ma per quella di tuo padre?", chiede Rosy Chin. "Sì", risponde il marciatore che aggiunge: "Perché io in fondo non sono molto competitivo, sono preciso ma non vedo la competizione in tutte le cose. Quando giochiamo a casa, in qualsiasi cosa, io perdo sempre e non mi crea nessun fastidio. Credo, invece, che l'agonismo che ho sviluppato è un po' dovuto al rapporto con mio padre". Alex Schwazer per questo, nonostante riconosca un grande merito nei confronti del padre, non crede di essere allo stesso modo con i suoi figli.