"Grey's Anatomy" scende in campo per l'inclusività, nel cast arriva un medico non binario

Sempre attenta alle tematiche sociali e all'attualità, dopo una stagione (la 17esima) trascorsa in corsia a lottare contro il Covid, l'iconica serie tv "Grey's Anatomy" affronta un altro tema caldo, quello legato alla questione di genere. Nei nuovi episodi infatti il medical drama ideato da Shonda Rhimes accoglie nel suo cast di medici un personaggio non binario, il dottor Kai Bartley, interpretato da E.R. Fightmaster, attore e produttore statunitense che non si riconosce nella tradizionale distinzione tra maschile e femminile anche nella vita reale.

Il mondo dello spettacolo e delle produzioni televisive conferma così il suo impegno a prendere una posizione precisa su un tema che soprattutto in America è molto attuale e dibattuto.

In prima linea da sempre sulla questione dell'inclusione e nella difesa dei diritti della comunità Lgbt, "Grey's Anatomy" vanta sin dai primissimi episodi personaggi non convenzionali dal punto di vista delle scelte sessuali, dalla dottoressa Callie Torres fidanzata e poi moglie della dottoressa Arizona, al dott. Levi Schmit, che ha una relazione con il primo chirurgo dichiaratamente gay della serie, Nico Kim e poi il dott. Casey Parker, che ha confessato di essere un transessuale e molti altri.

Il nuovo personaggio, il dott. Bartley, viene presentato sin dall'inizio con il pronome "loro", e, nella serie, farà inizialmente parte del team di ricerca sul Parkinson in Minnesota, per poi continuare ad apparire sempre più frequentemente accanto ai membri del Grey Sloan Memorial Hospital di Seattle.