Gaten Matarazzo e Caleb McLaughlin sono a Roma per lanciare la terza stagione della serie cult
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"L'amicizia è più forte della paura". Lo dicono Gaten Matarazzo e Caleb McLaughlin, due dei protagonisti di "Stranger Things" in questi giorni a Roma per presentazione la terza stagione della serie cult, appena resa disponibile da Netflix. Otto episodi in tutto nei quali sbocciano gli amori, scappa qualche litigio, e il pericolo, quello vero, è sempre in agguato.
Gaten Matarazzo (Dustin), 16 anni, ha la famiglia originaria di Avellino, non parla italiano, ma dice di aver appena incontrato "lo zio". Caleb McLaughlin (Lucas), 17, di New York, è il primo componente della sua famiglia a venire in Italia. Sono nella capitale per incontrare la stampa in occasione del arrivo della terza stagione dell'amatissima serie fantascientifica dei fratelli Matt e Ross Duffer, diventata un vero e proprio cult per gli appassionati del genere, che ci riporta nel terribile mondo del Sottosopra ed è ambientata negli anni 80. Negli otto nuovi episodi della terza stagione, ambientati nel 1985, i giovani protagonisti sono ormai cresciuti e alle prese - oltre che coi mostri - con i problemi e le prime cotte adolescenziali.
Le relazioni fra i quattro grandi amici Mike, Will, Lucas e Dustin si complicano ora che le ragazze, Max e Undi, non sono più soltanto amiche, sbocciano le storie d'amore e le dinamiche del gruppo iniziano a complicarsi, i ragazzi dovranno capire come crescere insieme, senza separarsi. Per non sentirsi escluso ad esempio, Dustin (Gaten) parla di una fantomatica ragazza, Suzie, di cui però tutti mettono in dubbio l'esistenza, anche perché il nostro futuro ingegnere preferito ama di gran lunga la compagnia di Steve (Joe Keery).
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La città è minacciata da nemici vecchi e nuovi, Undici e gli altri si trovano di fronte ad un'inquietante verità: il male non si esaurisce mai, anzi continua ad evolversi. Insomma la serie abbraccia definitivamente la sua anima famigliare, ma nella terza stagione c'è qualche brivido in più: più sangue, più violenza. "L'amicizia - dicono Caleb e Gaten - è più forte della paura". Com'è cambiata la vostra vita? Gaten: "In tutti i modi possibili e immaginabili, usciamo e ci riconoscono, è diventato un fatto naturale per noi, fa parte della nostra vita. Mi sono dimenticato com'era prima quando uscivo e nessuno sapeva chi fossi. Ma siamo anche cresciuti: eravamo bambini, abbiamo imparato a recitare, a relazionarci. L'aspetto bello è che tutto questo ci ha dato maggiori opportunità per fare quello che amiamo, parlare delle cose che interessano". Gli fa eco Caleb: "Ad esempio l'opportunità di viaggiare in tutto il mondo, come essere qui in Italia. Un'altra cosa bella è che ci dà l'opportunità di scoprire chi siamo veramente".
Caleb ha anche lavorato con Soderbergh? "Sì - risponde - è incredibile che mi abbia scelto nonostante non avesse mai visto Stranger Things". Mentre Gaten è stato voluto da Katy Perry per un suo video. Ai giovani protagonisti viene chiesto perché tanto successo è stato riscosso da questo show (si parla già di quarta stagione, ma non c'è ancora nulla di ufficiale): "Probabilmente perché è una serie multigenerazionale, ognuno si può identificare nel momento che sta vivendo o puo' ricordare un periodo della sua vita". L'amicizia il tema portante per Gaten e Caleb, "ma anche la famiglia, la solidarietà, il cameratismo, il fatto di essere insieme e fare barriera contro le avversità: tutti dobbiamo cercare di essere più uniti per far fronte ai momenti difficile della vita". Cosa vi fa paura? Caleb: "Nella vita mi fanno paura le persone malvagie, la malvagità del'essere umano". Ma non ci sono soltanto loro: la mamma di Will Joyce (Winona Ryder) e il capo della polizia Hopper (David Harbour) sono sempre all'erta, sanno che qualcosa sta per succedere, e poi ci sono i ragazzi più grandi: Nancy (Natalia Dyer) e Jonathan (Charlie Heaton).