Gli esperti hanno definito le fasi finali della discesa "i 7 minuti di terrore": la navicella dovrà toccare il suolo del Pianeta Rosso senza subire danni e questo non è scontato...
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E' cominciato il conto alla rovescia per l'atterraggio su Marte della sonda Insight della Nasa. Lunedì 26 novembre a partire dalle 20.15 Focus - il canale 35 del digitale terrestre - trasmetterà in diretta la discesa e gli ultimi "7 minuti di terrore": sono state definite proprio così dagli esperti le fasi finali dell'atterraggio. La sonda dovrà toccare il suolo marziano senza subire danni e questo non è scontato considerando le terribili tempeste. Dopo di che potrà cominciare a esplorare il "cuore" del Pianeta Rosso: la prima missione di questo genere. Le precedenti miravano ad analizzare l'atmosfera o il suolo.
"C'è un motivo per cui gli ingegneri definiscono la fase di atterraggio su Marte come i 'sette minuti di terrore': non possiamo usare il joystick per la discesa, perciò dobbiamo affidarci ai comandi con i quali è stata programmata la sonda spaziale", spiega Rob Grover, responsabile della fase Edl (entrata, discesa e atterraggio) di Insight. Gli istanti di atterraggio terranno tecnici e ingegneri della Nasa con il fiato sospeso: già in queste ora gli esperti stanno tenendo sotto controllo il meteo marziano e i dati inviati a Terra dalla sonda, per capire se sarà necessario effettuare qualche aggiustamento dell'ultimo momento per prepararsi al fatidico touchdown. A oggi solo il 40% delle missioni su Marte ha avuto successo. Si temono soprattutto le terribili tempeste che potrebbero vanificare anni di lavoro.
La sonda entrerà nell'atmosfera marziana a una velocità di 19.800 chilometri orari e rallenterà fino a otto chilometri orari prima di toccare il suolo marziano. Se questa decelerazione estrema in sette minuti sarà avvenuta con successo lo si saprà quasi in tempo reale grazie ai due minisatelliti Cubesat MarCo A e B, lanciati con Insight lo scorso 5 maggio. Se tutto andrà secondo i piani, i MarCo impiegheranno alcuni secondi per ricevere ed elaborare i dati prima di inviarli sulla Terra dove arriveranno con un ritardo di soli 8 minuti. "Abbiamo passato anni a testare i nostri piani, imparare da altri sbarchi su Marte e studiare tutte le condizioni che il pianeta ci potrebbe riservare. E resteremo vigili - aggiunge Rob Grover - fino a quando Insight si sarà stabilito nella regione prescelta dell'Elysium Planitia".
Insight sarà in "servizio" per 728 giorni terrestri e studierà crosta, mantello e nucleo di Marte. Si tratta di una missione unica nel suo genere: quelle precedenti miravano ad analizzare l'atmosfera e il suolo. I dati raccolti serviranno per conoscere qualcosa in più sulle origini di Marte e di conseguenza della nostra Terra.