A "Quarta Repubblica" il critico d'arte e lo psichiatra si scontrano sul valore artistico della cattedrale di Parigi
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L’incendio a Notre-Dame è al centro dello scontro a “Quarta Repubblica” tra Vittorio Sgarbi e Alessandro Meluzzi. Il critico d’arte ha voluto più volte puntualizzare che la cattedrale è sì un simbolo di Parigi, ma il suo valore architettonico non è così alto come si pensa. Sgarbi infatti ha spiegato: “Le cose irreparabili sono quelle dove perdi delle opere centrali per la cultura dell’Occidente. Lì non c’è nulla, le vetrate sono state finite nel 1967 e sono opere triviali di nessuna importanza e se dovremo ricostruire ricostruiremo”.
Il suo punto di vista non è però condiviso dallo psichiatra che subito gli grida contro: “Io mi vergognerei di queste dichiarazioni”. Questa frase, più volte ripetuta fa infuriare il critico d’arte che contrattacca: “Quella di Meluzzi è pure retorica di una mente ottenebrata che non sa distinguere tra le opere d’arte e le cartoline. Ignorante come una capra!”. Lo scontro tra i due, però, è subito fermato da Nicola Porro che zittisce entrambi in pochi secondi.