Polemica social per la corsia preferenziale accordata all'attrice australiana
La quarantena? Non è uguale per tutti e se sei Nicole Kidman, ecco spuntare una corsia preferenziale. E' successo ad Hong Kong, dove l'attrice australiana è stata avvistata mentre passeggiava per le vie del centro senza aver dovuto "scontare" il periodo di isolamento di 14 giorni in albergo, previsto per chiunque entri nella città da un paese estero, anche se vaccinato. E sui social si è subito scatenata la polemica.
Il governo di Hong Kong infatti è tra i più rigidi in materia di Covid e prevede fino a tre settimane di quarantena in alberghi appositamente predisposti, a tutti i visitatori esteri, e in particolar modo a coloro che provengono dall’Australia, dove si sta registrando un picco dei contagi della nuova variante Delta.
Secondo quanto riporta HK01, portale di news online locale, la star di Hollywood, 54 anni sarebbe entrata nel Paese una settimana fa, indisturbata e senza doversi autoisolare, grazie ad un’esenzione dal governo accordata alle categorie dei lavoratori del cinema, che "mantengono il necessario funzionamento dell’economia di Hong Kong”.
Un "favoritismo" che ha scatenato però una vera e propria bufera sui social e non poche polemiche nell'opinione pubblica cinese e non solo, in vista soprattutto dell'ultima stretta della misure sanitarie, in vigore a partire da venerdì 20 agosto. Una giornalista del Wall Street Journal Deborah Kan ha sollevato la questione delle disparità in tema di quarantena con particolare attenzione agli atleti di ritorno dalle olimpiadi di Tokyo, che hanno dovuto osservare la quarantena e su Twitter ha scritto: "Cari amici e familiari di Hong Kong, mentre siete chiusi in una stanza d’albergo per tre settimane, come ci si sente a sapere che se venite da Hollywood siete esenti dalle barbare regole di quarantena a cui sono soggetti i residenti di Hong Kong?”.
La Kidman rientrerebbe però a pieno regime nella categoria professionale "eletta", visto che si trova ad Hong Kong per girare una nuova serie tv drammatica dal titolo "Expats", di cui è co-produttrice e che si basa su un romanzo dell'autrice originaria di Hong Kong Janice Y.K. Lee.