A Mattino Cinque l'intervista a l’eurodeputata che combatte da gennaio 2017 contro il suo persecutore
© web
Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi che hanno riacceso l'attenzione sul suo caso, Lara Comi è tornata a parlare dello stalker che la perseguita da gennaio 2017. Ospite di Mattino Cinque, l’eurodeputata di Forza Italia racconta al giornalista Francesco Vecchi la sua battaglia per uscire dall’incubo: "Il mio più grande errore è stato non parlarne all’inizio, ora ho molta paura perché non si ferma".
Comi racconta che nonostante l’arresto, la detenzione domiciliare e il divieto di avvicinamento, lo stalker ha ripreso a scriverle perseguitandola giorno e notte. "Nonostante 21 denunce il suo è un muro di gomma, vede il carcere come una prova d’amore", aggiunge la politica che ci tiene a sottolineare come la sua sia "una battaglia di tutte le donne perseguitate".