Dal 5 giugno conduce "105. Lei, lui, l'altro", con Edoardo Mecca e Dario Micolani, in onda dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 20 su Radio 105. Tgcom24 l'ha intervistata
di Massimo Longoni© Ufficio stampa
Lodovica Comello è tornata in radio. Dal 5 giugno infatti, conduce insieme a Edoardo Mecca e Dario Micolani "105. Lei, lui, l'altro", il nuovo programma in onda dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 20 su Radio 105. Ritroverà quindi il pubblico che già la seguiva qualche stagione fa nella trasmissione "A me mi piace". Un programma con tanta musica, intrattenimento leggero, notizie, ospiti legati al tema della puntata, rubriche divertenti e coinvolgimento del pubblico.
Lodovica Comello è quella che si definisce un'artista poliedrica. Attrice (di recente l'abbiamo vista su Italia 1 nella sketch comedy "Tipi da crociera"), cantante e conduttrice televisiva, sin dall'inizio della sua carriera si è destreggiata su diversi fronti. Ma da quando l'ha scoperta la radio è qualcosa a cui non rinuncia. E la sua casa è sempre Radio 105. Così dopo le tre stagioni di "A me mi piace", tra il 2018 e il 2021, dopo una breve pausa torna nella stessa fascia oraria per questa nuova avventura. "105. Lei, lui, l'altro" sarà un programma che aprirà tante finestre sul mondo di oggi, con gli spazi tipici del magazine: costume, società, attualità e tendenze saranno raccontati da prospettive molteplici. A Lodovica il compito di portare il suo punto di vista femminile, allegro, libero, da donna impegnata e giovane mamma. "E' un programma nuovissimo, e lo stavamo preparando da più di due mesi - spiega lei -. In questo periodo di preparazione il gruppo è cresciuto ma può affiatarsi ancora moltissimo. Già dalle prime puntate sono emerse le prime dinamiche e ci sarà molto da divertirsi".
Com'è la chimica tra i vostri tre caratteri?
Rispecchia molto il titolo. Ovviamente io sono "lei", "lui" è Dario Micolani, quello più istituzionale e serio, che tiene in ordine le cose. E poi c'è "l'altro", l'elemento disturbatore, che è Edoardo Mecca. Lui è il cavallo imbizzarrito che bisogna un po' tenere a bada. Alla fine abbiamo scelto un titolo che racconta molto di noi.
Voi presidiate una fascia molto importante, quella in cui molti ascoltano la radio in macchina tornando dal lavoro...
Sì, insieme a quella del mattino, è una fascia in cui moltissimi hanno la radio accesa. E' una bella responsabilità. Dario ed Edoardo facevano la trasmissione già da gennaio, adesso sono entrata io. Sono molto contenta della risposta, il nostro indice di gradimento sono i messaggi che arrivano e già nelle prime puntate sono arrivati un sacco di vocali di gente che mi seguiva quando facevo "A me mi piace", nella stessa fascia, ed erano contenti di ritrovarmi.
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Televisione, musica, cinema, doppiaggio... Non ti annoi di certo, in questo quadro cos'ha di speciale la radio?
Intanto il mio obiettivo è proprio quello di non fossilizzarmi a fare le stesse cose per troppo tempo perché muoio dentro, ho bisogno di cambiare e spaziare. La radio è un mezzo unico, e ha una forte componente romantica. Quello con l'ascoltatore è un lento corteggiamento. Ci si conosce a vicenda in maniera sempre più intima, attraverso un rapporto quotidiano che si sviluppa sul lungo periodo e che ti dà modo di raccontarti come non fa nessun altro mezzo. E' un luogo magico.
Tu sei abituata a raccontarti anche nel tuo podcast, "L'Asciugona" in cui parli del tuo essere mamma di Teo. Sei ormai arrivata alla quarta stagione... come sta andando?
Sono ancora nel dramma totale ma ormai consolidato. Mentre nelle prime stagioni raccontavo qualcosa che non conoscevo e dovevo capire, ormai ho imparato a sguazzarci dentro. A parte gli scherzi va molto bene. L'Asciugona va di pari passo con la crescita di mio figlio. Racconto pari pari quello che succede e le sue tappe evolutive. Sono come gli osservatori dei leoni nella savana. E' un progetto nato per gioco e per noia in pieno lockdown e si è trasformato in qualcosa di molto importante, per me e per chi l'ascolta.
Secondo te qual è il tuo punto di forza in radio?
Io non ho fatto un lavoro di preparazione, per esempio sull'impostazione della voce, da speaker tradizionale. Mi sono sempre approcciata in modo spontaneo e naturale. Mi relaziono con gli ascoltatori come fossero i miei amici, dicendo fuori dai denti anche le cose più scomode senza problemi, con il candore che mi contraddistingue. Credo che alla fine gli ascoltatori mi considerino una di loro.
Che estate ti aspetta?
Di lavoro! Intanto faremo la trasmissione fino a un piccolo break ad agosto, pronti a riprendere a settembre. "105. Lei, lui, l'altro" è arrivata per restare, la proiezione è a lungo termine quindi vi terremo compagnia per un bel po'.