L'inchiesta di Gaston Zama sulle presunte trasudazioni analizzate tramite l'esame a raggi X
Nella prima puntata della ventisettesima stagione de "Le Iene" l'inviato Gaston Zama indaga sulla Madonna di Trevignano, le statuette di Gisella Cardia da mesi al centro dell'attenzione dei media per le polemiche sulle presunte lacrimazioni miracolose. Per stabilire se dagli occhi sgorgano lacrime truccate o meno, l'inviato del programma di Italia 1 ha convinto i coniugi Cardia ad effettuare una tac. Opportunamente riposte dentro a un trolley, le due statuette vengono condotte in un laboratorio di radiologia dove un equipe di medici è pronta ad utilizzre l'apparecchiatura per gli esami tramite i raggi X capace di analizzare nel dettagio le parti anatomiche.
L'esame aiuta a comprendere la composizione del materiale delle statuette della Madonna, una "procedura analoga a quella seguita per l'esame di mummie e sacrofagi", spiega il radiologo Walter Biscotti. Il medico poggia la madonnina in vetro resina sul lettino assicurandola con due cuscinetti, dopo di che avvia il macchinario per la scansione. L'esame rivela l'assenza di tagli o manomissioni all'interno delle statuette come micro pompette che azionano le lacrime a comando. I presenti riferiscono poi che la madonna ancora coricata sul lettino starebbe espellendo materiale liquido profumato dal manto in gesso. "Di solito il gesso trattiene e non trasuda", dice perplesso il radiologo che poi annuncia di aver notato un'imperfezione sulla statua "all'altezza dell'orecchio".